CARIATI “Le mie parole sono state travisate”. Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, interviene nuovamente sulla vicenda relativa all’apertura di una sezione staccata del Liceo Scientifico “Stefano Patrizi” a Mirto Crosia. E non molla la presa su quella che è l’intenzione di tutelare la città: “Andrò fino in fondo”. L’intera vicenda si presta a strumentalizzazioni e il primo cittadino cariatese precisa che, forse volutamente, qualcuno ha voluto interpretare male quello che è il legittimo agire di un sindaco. Tra l’altro in una questione di cui, come già affermato nel precedente intervento, è venuta a conoscenza solo attraverso la stampa. “È mio preciso dovere – puntualizza Filomena Greco – difendere e tutelare la città che amministro. Un compito per nulla semplice in alcuni momenti, eppure sempre molto entusiasmante. A un sindaco è chiesto di gestire al meglio quello che esiste e che funziona, di trovare soluzioni ai problemi che eredita all’inizio del proprio mandato e anche a quelli che si presentano in corsa. Ma, cosa più importante, è chiesto di avere una visione, un progetto, degli obiettivi. Tutti – per come interpreto io questo compito – volti ad agire per fare in modo che la città possa non solo assestarsi su livelli minimi di vivibilità, ma anche proiettarsi verso il miglioramento. Guardare come sarà il futuro, a partire da quello che si fa nel presente: solo così si possono raggiungere obiettivi e si può costruire. Ed è questo lo spirito con cui nei giorni scorsi sono intervenuta sull’apertura di una sezione del liceo a Mirto. Nessun riferimento – prosegue la sindaca – al fatto che i ragazzi sarebbero stati trasferiti da Cariati a Mirto appena iscritti. Un’interpretazione completamente, se non volutamente, errata delle mie parole. Io ho fatto riferimento a conseguenze del medio e lungo termine. Che sì, considero ancora realistiche. Desidero che Cariati sia un centro pieno di fermento, un polo che attiri. Senza che i ragazzi o i loro genitori, col tempo, sentano la necessità di scegliere posti più centrali. Siamo noi il centro. Non credo che i genitori e i ragazzi possano aver travisato le mie parole. Forse, è stato qualcun altro a cercare di instillare dubbi e a provare a rendere anche più pesante l’atmosfera tra i professori. Non penso, tuttavia, che si riuscirà in nessuno dei due intenti”. Il liceo Stefano Patrizi di Cariati “è un liceo – va avanti – dalla storia gloriosa, che ha visto passare giovani diventati oggi validi professionisti: magistrati, avvocati, medici, scienziati, professori, imprenditori, manager. E che ha avuto grandi insegnanti, di cultura e di vita. Inoltre, i professori di tutte le scuole superiori presenti a Cariati e con i quali a breve mi confronterò per capire il perché della loro posizione, hanno la mia stima e il mio rispetto per l’importante compito che svolgono nella crescita dei nostri ragazzi. La scelta di aprire una nuova sezione, certo, è legittima. E lo è anche quella di farlo in sordina. Insomma, se l’ho saputo dai giornali forse qualcosa di strano c’è. Chi costruisce con serenità, parla del proprio progetto, promuove, e magari si confronta con gli altri soggetti in vari modi coinvolti. Tutto questo non è avvenuto. Per cui, il dubbio che si lavori in modo non troppo trasparente non solo è legittimo, ma per quanto mi riguarda, nella mia funzione di sindaco, è doveroso. Cariati non è mia, è di tutti noi. E un po’ – conclude – anche di chi viene a trovarci, per diletto, per lavoro o per studio”.