In sostanza è stato individuato un vero e proprio “centro di potere” così lo chiamano gli stessi investigatori che da oltre un anno lavorano a 360 gradi su questo filone. Il tutto ruota attorno al condizionamento delle procedure delle gare d’appalto. Ed è proprio qui che si annidano ipotesi gravi di corruzione, con la compiacenza dei funzionari pubblici coinvolti. Stazioni appaltanti, dunque, viziate, condizionate, truccate. Niente controlli né vigilanza da parte degli organi competenti: spuntano varianti illegittime, false perizie e atti sospetti.