Buona Pasqua a…
Quella coppia che con il loro cane viaggiava nei pressi dello svincolo di Sibari, in un giorno qualsiasi, investita da una monovolume che li ha accartocciati nelle lamiere, non lasciando loro scampo. Sangue che si consuma più della vernice per tracciare improbabili corsie di canalizzazione, più pericolose della strade Ucraine oggi; a Roberto Occhiuto, che in campagna elettorale ha detto: faremo la Ss 106, non spiegando se a parole o cosa;
a Nicola Irto, che ha detto la SS106 deve diventare questione nazionale (gulp!, ancora?), A Natale Straface, strenuo esponente della resistenza medica, asserragliata in un pronto soccorso, dove mancano-oltre ai medici ed ai paramedici- sacchetti di sabbia vicino alle finestre…; A Carletto Guccione, investito (tranquilli sta benone) del ruolo di responsabile della sanità per il Pd. Lui, fatti quattro conti si sarà detto: perché migliorarla in una regione dove vince sempre il centro destra?
Al consiglio regionale, che passa il tempo votando inutili provvedimenti che il governo centrale neppure leggerà, fregandosene che la Sibaritide sia teatro di omicidi efferati, incendi seriali, racket di ogni genere ed arrivi di cocaina a 50 chili per volta? Qui, però, si combatte ogni giorno la guerra della sardella il cui spaccio avviene agli angoli delle strade. Sardellomani in fila per una dose, da consumare fresca o salata. Una platea di tossici del pepe rosso con neonata che preoccupa seriamente;
ai sindacati, distratti dalle pratiche di patronato(ironia della sorte sostituti della lotta contro i PADRONI), ingessati nei loro blazer da viaggio, in quelli da trattativa, mai in quelli da vertenza pro territorio, ormai in soffitta;
a Francesco Starace, Ad e DG Enel, che dall’alto dei suoi 7,5 milioni di euro ( settemilionicinquecentomila) percepiti nel 2019, se ne frega di discutere del futuro della centrale di Rossano. Ha venduto i pezzi degli impianti, lasciato l’olio pesante nei serbatoi, preso per i fondelli le autonomie locali…ed ora, con la guerra, potrebbero tornare progetti allettanti come il carbone, piuttosto che un rigassificatore, insomma un altro dito medio per le nostre popolazioni.
Buona Pasqua a noi masochisti, sì, a noi che sopportiamo di tutto e di più, che accettiamo il cilicio della sanità, della mancanza di infrastrutture, di sicurezza ma votiamo sempre sorridenti signori che ci prendono per…quello che siamo, frutti pendenti maschili.
Auguri.
Giuseppe Passavanti – Giornalista