Inquadramento delle figura lavorative e la sicurezza Covid
In materia di inquadramento dei lavoratori si interverrà, così come ribadito in precedenti incontri tra azienda e sindacato, «in base alle esigenze tecnico produttive aziendali. Ben differente, si evidenzia nella nota, è la richiesta della Cgil di un adeguamento generalizzato degli inquadramenti e scollegato da ruoli e funzioni effettivamente svolte e da esigenze tecnico, organizzative e produttive. L’adeguamento risulterebbe in questo caso scevro da qualsivoglia valutazione oggettiva e assumerebbe, evidentemente, una natura diversa e di difficile collocazione nel contesto normativo e contrattuale». Altro filone intrapreso è quello delle indennità relative al Covid 19 riferite a sole tre unità: «I riferimenti alla tematica inizialmente sollevati dalla Fillea-Cgil sono scomparsi quando l’azienda, sommessamente, ha fatto notare di avere regolarmente erogato quanto dovuto nel lontano novembre del 2020 agli interessati, facendosi carico, e seppur non dovuto, di un onere relativo a problematiche derivanti dall’ente preposto e non imputabili all’azienda». Infine, sulla questione della sicurezza (Covid) nei cantieri si sottolinea che «l’impresa ottempera regolarmente ad ogni prescrizione di legge, adottando il protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro». Oltre a ciò «vi è stata la consegna di specifici dispositivi di protezione individuale, un’adeguata informazione ai lavoratori, una costante pulizia e sanificazione periodica degli ambienti con particolare riferimento alle aree comuni», ivi incluso l’area destinata alla mensa.