“Incontri montani” è il tema di una iniziativa pubblica che si è tenuta a Longobucco sul mondo dell’escursionismo e dei borghi di montagna. Dopo i saluti del sindaco Giovanni Pirillo, sono intervenuti: Serafino Greco (assessore al turismo -Longobucco, Domenico Flotta (Gruppo Cai-Sila Greca), Bina Palopoli (manager Travel), Mariarosaria Rizzuti (Proloco Bocchigliero), Roberto Mele (Cai Cosenza),Marisa Sgroi (Cai Siracusa), e Domenico Cerminara (Direttore ff del Parco Nazionale della Sila). «Ritornare a Longobucco per me è sempre un piacere, ha affermato il Direttore Cerminara, lo è dal lontano 2007 quando prendemmo quel vecchio Convento dei Frati Francescani e lo trasformammo in Museo del Parco Nazionale della Sila. Vedere quel Museo, oggi, centro delle attività turistiche, di convegni e scambi culturali non può che farmi immensamente piacere e mi/ci ripaga di tanto lavoro. Mario De Simone e i suoi colleghi meritano un grande plauso per come lo gestiscono e lo arricchiscono giorno dopo giorno. E che dire dei sempre verdi e simpatici amici del Giovanni Barracco (Cai Cosenza), Giuliano, Marco e Lillo, un piacere ascoltare le loro immense esperienze di vita. C’è solo da imparare e prendere esempio! Vedere poi Domenico Flotta, guida ufficiale dell’Ente Parco ma ancor prima pioniere dell’ospitalità diffusa, contribuire ad aumentare le presenze, conferma che i cambi culturali sono lenti ma, se innescati, diventano inesorabili! E lui ne è prova vivente! Una mentalità nuova si afferma e lo dimostra chi, come Bina Palopoli, seppur appartenente ad un ambiente internazionale, decide di creare qui ospitalità. Come del resto il Comune ha ottenuto un finanziamento per la valorizzazione del borgo. Ecco, quando accade tutto ciò vale la pena continuare spediti verso una unica direzione, quella della valorizzazione e del coinvolgimento delle popolazioni locali a fianco delle istituzioni. Il Parco della Sila non più come ostacolo ma come opportunità, un Ente Parco che crea le migliori condizioni per istituzioni e privati che intendono valorizzare il territorio».