Fonte unical.it – L’Università della Calabria e l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza si preparano a scrivere una nuova pagina nella storia della medicina territoriale, con l’arrivo di due luminari della chirurgia toracica: la professoressa Franca Melfi e il professor Ralph Schmid. Entrambi già in servizio all’Unical da qualche giorno, da oggi (5 novembre) sono a disposizione anche dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
L’arrivo di Franca Melfi, preceduto dalla sua lectio magistralis alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Unical, era stato annunciato nei mesi scorsi, suscitando interesse e approvazione in tutta la Calabria. Pioniera nel campo della chirurgia robotica, Melfi ha eseguito la prima procedura al mondo di asportazione del tumore al polmone col robot nel 2001. Da allora ha dedicato la sua vita professionale all’applicazione della chirurgia robotica in campo toracico, focalizzando la sua attività sulla ricerca clinica e sulla formazione con particolare attenzione all’applicazione delle nuove tecnologie, raggiungendo livelli di fama mondiale, tanto da essere la prima donna presidente della Società europea di Chirurgia cardio-toracica. Nei prossimi giorni la professoressa Melfi, definite le procedure ospedaliere, inizierà ad effettuare le operazioni chirurgiche all’Annunziata.
«È un ritorno alle mie radici – ha affermato Franca Melfi, che è originaria di Cosenza – ma soprattutto è l’opportunità di contribuire alla Sanità e all’Università della Calabria attraverso lo sviluppo di un centro di competenza in chirurgia robotica, coniugando la lunga esperienza che ho svolto a Pisa in questo settore con il know-how di avanguardia sull’Intelligenza artificiale di cui dispone l’Unical, che la rendono un ambiente ideale per realizzare le mie ricerche. La Calabria sta portando avanti un progetto sanitario importante, con il nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (tecnologie digitali), che formerà una figura innovativa di medico in grado di padroneggiare anche le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale».
L’Unical attrae investitori privati per esplorare nuove frontiere nelle diagnosi e nelle cure
Accanto alla Melfi, ha preso servizio il professor Ralph Schmid, originario di Zurigo (Svizzera) che vanta una carriera di prim’ordine in istituzioni di prestigio come l’Università di Berna e la Sichuan University in Cina. In passato ha ricoperto il ruolo di presidente della Società di Chirurgia Svizzera, dove ha avuto un impatto significativo sul progresso delle tecniche chirurgiche e sulla formazione di nuovi specialisti.
Il professore svizzero, arrivato a Cosenza, è rimasto ammaliato dal centro storico dove ha deciso di abitare.
La sua presenza all’Unical è stata resa possibile dalla capacità dell’ateneo di attrarre investitori privati, in questo caso la AbMedica, prestigiosa azienda privata del settore sanitario, punto di riferimento nel mercato europeo per le tecnologie medicali mininvasive, la chirurgia robotica (tra cui il Da Vinci) e la digital health. Le due parti hanno stipulato una convenzione, regolata dalla legge 230 del 2005, che prevede che le università possano realizzare programmi di ricerca con soggetti privati, con l’istituzione di posti di professore straordinario. E, attraverso una call pubblica, l’ateneo ha individuato proprio in Schmid la figura adatta allo sviluppo di un programma di ricerca dal titolo “Applicazione delle tecnologie digitali per diagnosi/terapia del tumore polmonare ‘one step’: riduzione dei tempi di attesa e ottimizzazione dei programmi di screening”, con l’obiettivo di migliorare i risultati clinici, riducendo i tempi d’attesa per i pazienti.
Anche la posizione del professor Ciro Indolfi, arrivato all’Unical pochi giorni fa, è stata attivata a costo zero con la stessa formula. Indolfi, cardiologo di fama internazionale e presidente della Federazione italiana di Cardiologia, è stato chiamato a guidare un ambizioso progetto di ricerca, con il sostegno economico di tre aziende private che coprono i costi del suo contratto.
Questo modello di collaborazione pubblico-privato, non solo consente di attrarre menti brillanti sul territorio ma alleggerisce anche il carico finanziario del settore pubblico per la ricerca. Allo stesso tempo, permette alle aziende private di investire in progetti innovativi, contribuendo alla crescita dell’eccellenza accademica. Si tratta di un esempio virtuoso di sinergia tra mondo accademico e aziende, a beneficio di studenti, ricercatori e territorio.