Luzzi: sui tributi il Comune di Corigliano è silente

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CORIGLIANO Nonostante le tante sentenze emanate nel recente passato dal giudice di pace, con le quali condannava il comune a risarcire quei cittadini ai quali l’ente aveva chiesto, ingiustamente, il pagamento del tributo per la depurazione delle acque reflue, l’ente ancora persegue in questa scellerata direzione. Non usa mezzi termini il Coordinatore cittadino del Movimento Centro storico un progetto per non morire, Giorgio Luzzi, il quale anche nel recente passato si era occupato dell’argomento. “Ricordare – afferma Luzzi – tutte le sentenze che condannano il comune in materia di depurazione di acque reflue ormai è tempo perso, anche perché la mancanza di trasparenza amministrativa ed informativa, denota un atteggiamento omissivo, recidivo e pressappochista da parte di tutti, compreso il sindaco, i dirigenti, il personale, gli uffici preposti, incapaci nel dare risposte chiare in materia di tributi e quant’altro. Tale andazzo, grazie anche ai padrini politici – prosegue Luzzi – ha fatto si che nel comune prendesse piede, la prevaricazione giornaliera, rendendo il cittadino alla mercé di politici professionisti, artigiani della illegalità, dell’improvvisazione, dell’arroganza, tanto il conto lo pagano i cittadini, sempre più vessati da balzelli e tributi ingiusti. Ormai, si è perso il senso della ragione, del dovere, del decoro, siamo in presenza anche di società deputate alla riscossione dei tributi ignare delle tante inadempienze del comune, ma brave a vessare il cittadino con somme molte volte illegali, non dovute, di personale comunale (per fortuna pochi) disadattati al loro dovere e non preparati a dare risposte. Come non bastasse, – afferma ancora il Coordinatore del Centro storico -si vive come animali: servizi carenti, strade da quarto mondo, civiltà zero, agricoltura che stenta a decollare, defraudata ed in mano ad imprenditori sempre più asserviti alla politica, tanto da permettersi il vezzo di ricattare gli stessi politici per la enorme mole di consenso elettorale capaci di condizionare, veicolare, per la loro posizione nel ricattare i lavoratori. Si vive in un centro storico con vicoli invasi dalla sporcizia, da carcasse di animali, per non parlare delle tante abitazioni abbandonate, rifugio di disgraziati che dormono su giacigli fatiscenti sistemati a terra e che non rientrano nei piani delle associazioni e delle cooperative perché non convenienti dal punto di vista economico come gli immigrati. Il sindaco si degni di fare una passeggiata, in Vico 4 Novembre, per citarne uno, ad incominciare dal numero civico 1 al 25, e si renderà conto che tali zone, come tante altre, raramente vengono pulite da chi di dovere”.

 

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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