«Desta ancora molta preoccupazione la situazione dell’ospedale civile dell’Annunziata il cui pronto soccorso è da giorni letteralmente al collasso. Tale evidenze dovrebbero portare, chi di competenza, ad assumere soluzioni rapide e da settimane stiamo invocando la possibilità di ritornare a ricoverare i pazienti covid anche nell’ospedale da campo allestito a Vaglio Lise» così l’eurodeputata Laura Ferrara e i deputati Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio e Massimo Misiti in una nota che dà notizia di una loro lettera al Ministro della Difesa per la riconversione dell’ospedale militare di Vaglio Lise, nuovamente in ricovero pazienti Covid.
«Oggi, più che mai, – scrivono in una nota – il compito delle Istituzioni è di fondamentale importanza: dalle nostre scelte, da ogni decisione assunta, discendono conseguenze importanti per l’esercizio del diritto alla salute e l’accesso alle cure mediche di una comunità regionale molto spesso dimenticata dallo Stato centrale.
In quest’ottica abbiamo deciso di inviare una lettera al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Il Ministero da lui retto è stato impegnato fin dall’inizio dell’emergenza mettendo a disposizione risorse e capacità.
Tra i vari interventi programmati rientra l’allestimento dell’ospedale militare da campo avvenuto nello scorso novembre nella città di Cosenza in Contrada Vaglio Lise. La struttura prevedeva 40 posti letto, tre dei quali di terapia sub-intensiva, e tre laboratori per processare i tamponi.
Tuttavia a marzo, l’ospedale militare da campo, veniva riconvertito in centro vaccinale. Sembra passata un’era e invece sono solo poche settimane, quando la pressione sull’Hub provinciale non era quella di questi giorni e la corsa per la campagna vaccinale rappresentava l’unica emergenza per la nostra regione.
Oggi destano profonda tristezza e rabbia le immagini che si susseguono delle ambulanze ferme in fila, in attesa di un posto letto nell’hub provinciale. Solo ieri sera, alle 19, erano 34 i pazienti Covid in attesa di essere ricoverati, fermi tra Pronto Soccorso dell’Annunziata e ambulanze in sosta.
Nel frattempo reparti necessari alla cura di altre patologie vengono chiusi e convertiti in reparti covid con conseguente trasferimento in altri ospedali della provincia dei pazienti non covid.
L’Azienda Ospedaliera di Cosenza non può più sopportare tutto il peso di questa emergenza.
Vi sono nosocomi chiusi per scelte scellerate e insensate del passato, alcuni di questi potrebbero essere allestiti per rispondere all’emergenza nei vari territori di riferimento. L’assoluta mancanza di una seria programmazione dell’ordinario e ancor più, da un anno a questa parte, dello straordinario che l’emergenza Covid ha posto a chi doveva e poteva gestire la Sanità in Calabria, ci mette di fronte tale desolante situazione.
Non c’è più tempo e le decisioni che si devono assumere hanno il carattere dell’emergenza. A Cosenza è possibile reperire posti letto, ora più che mai necessari ad alleggerire il carico sull’Annunziata e quindi a salvare vite, nelle tende dell’ospedale militare temporaneo di Vaglio Lise. Ci auguriamo di ottenere una risposta immediata in questo senso dal Ministro Guerini. Nel frattempo la stessa Azienda ospedaliera, l’Asp di Cosenza, il Commissario Longo e il reggente della Regione trovino soluzioni alternative adeguate per garantire l’assistenza ai pazienti che arrivano con polmoniti e difficoltà respiratorie. I numeri degli ultimi bollettini sono tutt’altro che incoraggianti in particolar modo per la provincia di Cosenza» concludono i rappresentanti cosentini del Movimento 5 stelle.