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Macchinista ferroviario in pensione scrive al Presidente Mattarella: «Non firmare l’abolizione del decreto sul pronto soccorso»

via provinciale

Giuseppe Grillo, macchinista ferroviario in pensione e ex Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di non firmare una possibile abolizione del Decreto Interministeriale 19/2011 sul pronto soccorso in ambito ferroviario. Il Decreto, che fa parte del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08), prevede che sui treni merci siano presenti almeno due persone in grado di condurre il convoglio in caso di emergenza. La seconda persona, che può essere un macchinista o un tecnico polifunzionale, deve essere presente in cabina di guida per garantire la sicurezza del treno e dei passeggeri in caso di malore o altro evento imprevisto che dovesse colpire il macchinista. Tuttavia, negli ultimi anni, alcune imprese ferroviarie hanno iniziato a impiegare treni merci con un solo macchinista a bordo. Questa pratica, secondo Grillo, è pericolosa e viola le norme sulla sicurezza sul lavoro. «Il Decreto Interministeriale 19/2011 si DEVE rispettare”, scrive Grillo nella sua lettera al Presidente Mattarella. Il Viceministro Edoardo Rixi lo vuole abolire? Che strano, anche l’Agenzia per le ferrovie della Ue non vuole il Decreto suddetto, perché darebbe una tutela maggiore ai ferrovieri rispetto agli altri cittadini. Certi “Lor Signori” della lobby ferroviaria italiana ed europea sanno lavorare bene…più profitto, meno salute?”

Grillo conclude la sua lettera chiedendo al Presidente Mattarella di «non firmare una possibile abolizione del Decreto Interministeriale 19/2011 di cui all’art. 45/3 del DLgs 81/08. Necessita invece farlo rispettare da parte delle Imprese Ferroviarie, sia pubbliche che private, a tutela dell’art. 32 della Costituzione Antifascista Italiana». L’art. 32 della Costituzione italiana, infatti, sancisce il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo e come interesse della collettività. La tutela della salute dei lavoratori, in particolare, è un obbligo dello Stato e delle imprese. La lettera di Giuseppe Grillo è stata inviata anche al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro (ANSL).

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