È stato definitivamente prosciolto un 40enne originario di Cariati, accusato di maltrattamenti aggravati nei confronti della ex moglie e difeso di fiducia dall’avvocato penalista Raffaele Meles.
I fatti contestati risalgono agli inizi del 2020 quando, di fronte all’ennesima minaccia, la donna decise di rivolgersi ai Carabinieri facendo loro ascoltare anche i messaggi audio ricevuti dall’ex; in quella sede la vittima iniziò a raccontare tutti gli episodi di aggressioni verbali e fisiche subite nel corso di diversi anni di convivenza e che in alcune occasioni avrebbero messo a rischio la sua vita. Da qui la decisione del GIP di applicare la misura cautelare del divieto di avvicinamento ma, proprio quando i Carabinieri stavano notificando il provvedimento all’indagato, quest’ultimo contattava nuovamente la persona offesa – che in quel momento si trovava presso la caserma dei carabinieri per denunciare altri episodi di maltrattamenti – minacciandola di morte in presenza degli stessi militari. In seguito a tale episodio, all’uomo veniva applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, successivamente revocati su istanza della difesa.
Agli inizi del 2021, il 40enne avrebbe ripreso a minacciare la vittima che, per provare tali condotte avrebbe nuovamente registrato sia le telefonate sia i messaggi ricevuti; immediata la decisione del giudice di disporre l’applicazione della misura cautelare della detenzione in carcere quale unica e sola misura tesa ad evitare che l’uomo potesse farle del male atteso che, dagli elementi raccolti, sarebbe emersa anche la volontà di ucciderla. La misura cautelare venne poi revocata in seguito ad istanza della difesa, nonostante il parere contrario della Procura della Repubblica, mentre nel frattempo ebbe inizio il processo.
Concluse le escussioni di tutti i testi indicati dalle parti, l’avvocato Raffaele Meles ha evidenziato nella propria arringa le tante contraddizioni e la scarsa attendibilità della dichiarazioni della donna facendo poi rilevare che la sporadicità degli episodi denunciati dalla persona offesa non poteva integrare la fattispecie delittuosa dei maltrattamenti, ma tutt’al più quella del reato meno grave di minaccia, chiedendo pertanto al Tribunale di emettere una sentenza assolutoria.
All’esito della camera di consiglio il Tribunale di Castrovillari ha prosciolto l’imputato da tutte le accuse contestate. Piena soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Meles, il quale evidenzia che in caso di condanna il proprio assistito avrebbe rischiato fino a sette anni di carcere considerato che i riferiti maltrattamenti sarebbero stati consumati anche in presenza di figli minori (Comunicato stampa).