A rilanciare metodo, contenuti e mission dell’importante indagine promossa dall’associazione Mammachemamme e realizzata con il patrocinio del Movimento Italiano Psicologia Perinatale (MIPPE) sono iGreco Ospedali Riuniti cogliendo l’occasione per rivolgere sentimenti di vicinanza e di incoraggiamento anche a tutte quelle professionalità che in questa delicatissima fase emergenziale stanno offrendo un prezioso supporto di assistenza psicologica ai pazienti ed agli stessi medici in prima linea.
Cura e protezione devono continuare ad essere la priorità – spiega Maria Cecilia Gioia, psicologa esperta in perinatalità e psicoterapeuta, tra le professionalità della grande squadra de iGreco Ospedali Riuniti che continuano a garantire silenziosamente e tra le difficoltà legate al difficile momento, prestazioni volte al benessere delle neo mamme alle prese con un carico emotivo pesante.
Gioia è anche fondatrice e presidente dell’associazione Mammachemamme, sodalizio che da 8 anni opera a sostegno delle gestanti nel pre e post parto e promotore dell’iniziativa condotta attraverso la somministrazione di un questionario online al quale hanno risposto, in oltre un mese, più di 1200 future mamme da ogni parte d’Italia.
Stato di stress e depressione, percezione del pericolo, presenza in famiglia di altri figli e difficoltà economiche – emerge dalle risposte – favoriscono l’attaccamento prenatale, pensieri ed emozioni che la futura madre ha nei confronti del proprio bambino prenatale. Occorre ritagliarsi un tempo speciale per andare ancora più in connessione con il proprio bambino o la propria bambina – è il suggerimento della psicologa del Sacro Cuore – evitando di contaminarsi con informazioni che sono fuorvianti rispetto ad uno stato che necessita di protezione e cura. No a ricerche su Internet. Sono solo deleterie e condizionano la gestazione e le emozioni. – (Fonte iGreco Ospedali Riuniti)