Il disagio, non nuovo, è determinato dall’aver centralizzato il servizio del 118 su base provinciale e dagli eccessivi passaggi che si verificano dal momento della richiesta di soccorso all’arrivo dell’ambulanza. Una problematica che incide e non poco sulla tutela della vita delle persone. «Non può accadere che un cittadino colto da malore a Roma può pensare di salvarsi mentre se avviene in un paesino sperduto della Calabria tutto ciò non avviene». È in questo contesto che la parlamentare invita il Governo in materia di Recovery Plan a destinare fondi per una sanità più giusta ed equa su tutto il territorio nazionale.