La manifestazione, coordinata dall’Arch. Aquila Adele Passavanti, ha avuto il privilegio di ospitare, come relatori, illustre personalità della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Per la Polizia di Stato ha relazionato il Vice Questore Dirigente del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, dott. Cataldo Pignataro, in rappresentanza del Questore della Provincia di Cosenza, dott.ssa Giovanna Petrocca, che sebbene avesse dato la sua adesione, non ha potuto intervenire; per l’Arma dei Carabinieri il Comandante della Compagnia dei CC di Rossano, Capitano Carlo Alberto Sganzerla, in rappresentanza del Comandante Provinciale dei CC, Colonnello Piero Sutera, impedito a causa di sopraggiunti imprevisti.
Per l’Istituzione Scolastica Provinciale ha relazionato il dott. Giosuè Marino, Funzionario dell’U.S.P. di Cosenza; per le Associazioni Antiviolenza, la dott.ssa Luigia Rosito, Assistente Sociale e Responsabile del Centro Antiviolenza “Fabiana” di Corigliano-Rossano, sorto nel 2013, come emanazione dell’Associazione Mondiversi Onlus, a seguito dell’atroce femminicidio della giovane Fabiana Luzzi.
In apertura, è stato eseguito l’Inno di Mameli dall’Orchestra dei Flauti dolci, costituita dagli alunni delle classi II e III della Scuola Secondaria di I grado, diretti dal M° Antonio Cirigliano e accompagnati dai docenti di Strumento Proff.ri Maria Luisa Cascini al pianoforte, Stefania Libero al Clarinetto, Gianluca Sabetta al Fagotto, Marchese Valentina al Flauto e cantato dagli alunni della classe I, seguiti dai genitori e dal pubblico presente.
Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Angelo Serafino Parrotta e del Sindaco di Mandatoriccio Avv. Dario Cornicello, è stato letto il messaggio fatto pervenire dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Giuseppe Satriano, che, dichiarandosi molto dispiaciuto di non aver potuto partecipare, ha offerto importanti spunti di riflessione, “per riattivare una feconda attenzione sul tema dell’educazione e sui valori inerenti”, poiché, ha proseguito, “oggi, a più livelli, non abbiamo rispetto della persona e della dignità e questo viene declinato su quanti sono più fragili nella società in cui viviamo: donne, bambini, anziani, immigrati”.
A seguire si è data la parola ai relatori appartenenti alle Forze dell’Ordine, il Dirigente del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, dott. Cataldo Pignataro e il Capitano Carlo Alberto Sganzerla, entrambi profondi conoscitori del territorio loro assegnato: il dott. Pignataro, già proveniente dalla Questura di Crotone come Dirigente della Squadra Mobile e poi dalla Questura di Cosenza come Dirigente dell’Ufficio Volanti, è attualmente a capo del Commissariato di P.S. del nuovo Comune di Corigliano-Rossano di circa 77.000 abitanti, il più vasto dell’intera Calabria; il Capitano Sganzerla, in quanto Comandante di Compagnia dei CC con ben quattordici Stazioni della Provincia di Cosenza, i quali, ciascuno per l’ambito di competenza, hanno sviluppato il proprio intervento in modo chiaro ed esaustivo, puntualizzando i tipi di interventi posti in essere a seconda dei casi, i reati che si configurano, le azioni di prevenzione attuati dalla Questura per andare incontro alle vittime di maltrattamenti e/o stalking, ma anche per limitare le aggressioni da parte degli uomini violenti. Una di queste è la misura dell’Ammonizione del Questore, che offre alle vittime di atti persecutori un’alternativa alla denuncia. E’ stata inoltre illustrata l’attuazione di “percorsi protetti” creati per l’accoglienza e l’ascolto delle donne all’interno degli uffici di Polizia e l’allestimento di un apposito setting d’ascolto presso gli uffici investigativi della Questura di Cosenza.
Altra opera di prevenzione, per fare emergere il sommerso, è l’istituzione su scala nazionale della Campagna “Questo non è amore”, cui ha aderito anche la Questura di Cosenza, che si concretizza nell’inviare il Camper della Polizia di Stato nei vari centri del territorio provinciale con un’equipe di operatori specializzati, al fine di avvicinare le persone ed offrire un servizio di supporto, sensibilizzazione e informazione sulle azioni di contrasto alla violenza di genere e su come riconoscere i segnali di allarme.
Interessante anche gli altri interventi. Il Dott. Giosuè Marino, nel deplorare il dilagare del fenomeno della violenza contro le donne, ha sottolineato l’importanza della diffusione nelle Scuole di iniziative analoghe mirate all’approfondimento di queste problematiche. A tal proposito sono stati richiamati anche i Concorsi banditi dal MIUR a vantaggio delle Pari Opportunità e sulla condizione femminile.
La dott.ssa Luigia Rosito è entrata nel vivo dell’attività di accoglienza e di ascolto svolta dal Centro Antiviolenza “Fabiana” di cui è Responsabile e su come sia delicato, a volte, aiutare le donne, poiché anche se si rivolgono al Centro, solo dopo un lungo percorso riescono a liberarsi del senso di colpa ed acquisire la consapevolezza di non essere loro le responsabili della violenza che scatenano nell’uomo, che le maltratta o le minaccia.
È stato comunque ribadito dai vari relatori che la via per la definitiva soluzione del problema, quando non si ottengono effetti positivi con le misure di prevenzione, è solo una: denunciare l’autore della violenza. Diversamente nessuno potrà mai intervenire e le vittime continueranno a subire, senza potersi sottrarre a quei comportamenti lesivi della dignità e dei loro stessi diritti, a rischio della loro stessa vita.
Gli interventi sono stati accompagnati da diversi interessantissimi video forniti in prevalenza dalla Polizia di Stato, ma anche dal Centro Antiviolenza di Corigliano-Rossano.
A seguire si è dato spazio al dibattito che ha registrato la partecipazione degli alunni intervenuti con poesie e con numerose domande, cui i relatori hanno dato puntuali risposte. Tra gli interventi del pubblico, si segnalano quelli della Dirigente scolastica dell’I.C. di Mirto Crosia Prof.ssa Rachele Anna Donnici, e della Psicologa del Centro Antiviolenza “Fabiana”, dott.ssa Sonia Leonino.
Momento molto apprezzato è stata la consegna delle targhe artistiche ai Relatori ed agli operatori specializzati del Camper, appartenenti alla Divisione Anticrimine della Questura di Cosenza, che per le piazze dei paesi della Provincia attuano la Campagna “Questo non è amore”, con risultati molto apprezzabili.
A porgere le targhe ricordo sono stati gli stessi alunni delle varie classi, guidati dalla prof.ssa Loredana Battigaglia: Mario Paletta, Gaia Madera, Nicol Pia Mangone, Francesca Mandarino, Marica Mancuso e Marilisa Grande. A leggere le motivazioni, sono intervenuti i docenti Proff.ri Paolo Rizzuti, Antonella Sammarro, Mirarchi Maria Elena, Pasquale Petrelli, Angelica Colucci.
Al servizio d’ordine in Sala, gli alunni: Ludmilla Pellegrino, Andreea Tampu, Eleuteria Valenzano, Matteo Spina e Saverio Talarico, che ha curato anche la proiezione dei video.
Consulente d’Immagine il Prof. Paolo Rizzuti.
La manifestazione ha registrato apprezzamenti e consensi da parte della totalità del pubblico intervenuto. Gli alunni sono stati attenti e interessati ed hanno mantenuto un comportamento ammirevole. Molto soddisfacente è stato il riscontro e la partecipazione sia da parte della cittadinanza che degli ospiti sopraggiunti: rappresentanti e Dirigenti di Istituzioni Scolastiche, Sindaci e/o Amministratori dei Comuni di appartenenza dei Plessi dell’Istituto di Mandatoriccio – Campana, Scala Coeli, Pietrapaola, Calopezzati -, esponenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri, della Pro Loco, delle Associazioni “Mamme in Festa” e “Coordinamento donne”, di volontariato e socio culturali del territorio (Comunicato stampa).