Ancora allagamenti a Marina di Sibari, stamattina 30 minuti di pioggia e via Erodoto è un catino pieno che riversa la sua acqua nelle case. 30 minuti di pioggia innocente, la classica nuvola di Fantozzi, nessuna famigerata bomba d’acqua. Basta poco per allagare le case. L’Amministrazione comunale continua a non dare spiegazioni sensate. Non si nasconda la testa sotto la sabbia sulla vicenda Marina di Sibari. È un atto dovuto, di trasparenza e legalità dare spiegazioni agli oltre 2000 proprietari di abitazioni e attività commerciali del villaggio. La protezione civile, in una delle tante conferenze stampa organizzate dal sindaco, ha sminuito la portata di quello che è successo a livello metereologico, e quindi, il tutto non può essere licenziato con le due paroline divenute il tormentone dell’estate sibarita: “bomba d’acqua”. O peggio, non si può archiviare la vicenda con l’equazione “che se piove e si allaga da altre parti, perché non si dovrebbe allagare Marina di Sibari? Se dai rubinetti di altre località sgorga acqua sporca, perché non dovrebbe sgorgare a Marina di Sibari?”.
No, non sono ragioni esaustive e rispettose di quanti con sacrifici e privazioni hanno voluto investire da tanti anni sul nostro territorio e che annualmente versano importanti somme nelle casse comunali a titolo di imposte e tasse, portate in questi anni dall’amministrazione Papasso ai massimi livelli.
La Calabria che Vuoi chiede agli amministratori comunali che sino a qualche mese addietro, con esponenti autorevoli, non esitavano ad immortalarsi in foto con le maestranze che stavano ultimando i lavori di rifacimento delle piazzette, facciano chiarezza e dicano se i lavori per quasi TRE MILIONI DI EURO che hanno interessato il villaggio, ed in particolare la piazzetta e la pista ciclabile, siano stati eseguiti a regola d’arte. Si, perché non ci si può dimenticare che sino allo scorso anno, seppur sprovvista di opere di urbanizzazione primarie, mai la piazzetta era diventata, per dirla simpaticamente, una piscina olimpionica con un “pescaggio” di oltre 20 centimetri di acqua, tale da consentirne la traversata in canoa.
Ecco, questo l’Amministrazione deve ai suoi concittadini ed ai tanti proprietari che hanno subito danni economici e strutturali alle proprie abitazioni e alle attività commerciali. Lo deve, ripetiamo, per una questione di trasparenza e legalità.
Non accetteremo che, per esempio per l’ennesima volta, per nascondere le proprie responsabilità ci si venga a raccontare che il regista occulto manovra contro il territorio e delle colpe della Regione Calabria targata Scopelliti, dalla quale l’allora consigliere regionale, Gianluca Gallo, allora sindaco e consigliere regionale, programmò ed ottenne l’unico finanziamento che il Villaggio Marina di Sibari ha mai ottenuto nella sua storia oramai quarantennale. E si è fermata lì perché l’amministrazione Papasso si è occupata della progettazione ed esecuzione, assumendo la responsabilità piena di quello che succede.
Sindaco, siamo stanchi del disco logoro con il quale ci dice che le responsabilità sono sempre in capo ad altri, faccia un atto di umiltà e spieghi alla città COSA E’ SUCCESSO. Non sarebbe un segnale di debolezza, ma un atto d’amore verso la nostra comunità. La gestione della cosa pubblica impone questo.