Dall’Area Civicamoderata vicinanza ai commercianti di Marina di Sibari: «Perché non sono state attivate prima le procedure di protezione civile visto il messaggio di allertamento per possibili precipitazioni intense lanciato dalla protezione civile Calabria il giorno prima? È questo il largo che deve prendere Cassano?».
L’area civicamoderata non rimane in silenzio: «Esprimiamo piena vicinanza ai commercianti e ai residenti di Marina di Sibari. La situazione odierna è molto molto grave. Occorre accertare le reali responsabilità di quanto è accaduto, soprattutto alla luce del fatto che la stazione idrometrica di Sibari (cod. 1295) segna come valore di pioggia qualcosa come 53mm di pioggia (caduta dalle ore 14.00 alle ore 19.00) e lo dicono i dati Arpacal, non meteorologi improvvisati. È impensabile che una pioggia, seppur importante, possa bloccare un intero villaggio come Marina di Sibari per oltre 24 ore. Cassano con i Pils aveva ricevuto oltre 3 milioni di euro di finanziamento e dovevano servire a far uscire Marina dal fango, un fango che ad inaugurazione ormai fissata è tornato a dire che il lavoro fatto è stato vano. A cosa è servito il lavoro svolto? A mettere mattonelle, lampioni e fiori?».
Per Elda Cosenza, Luciano Gaetani, Ivan Iacobini e Leonardo La Regina occorre investire seriamente sulla tutela e sulla difesa dei cittadini: «C’era un messaggio di allertamento per possibili precipitazioni intense emesso dalla protezione civile il 6 agosto (giorno prima dell’alluvione) alle ore 17 e valevole per le successive 24/36 ore e a questo ne sono seguiti altri 2, uno alle 16:40 e l’altro alle 17. Perché non sono state attuate le procedure previste dal piano d’emergenza di Protezione Civile? Forse perché non ne esiste più uno in quanto quello che c’è non è più aggiornato da diversi anni? Possibile che il sogno di Marina di Sibari debba essere ridotto a questo? È questo il largo che deve prendere Cassano?».
(fonte: La Provincia di Cosenza)