Devo riconoscere che ho aspettato con fatica e sofferenza la conclusione di un atto tanto ingiusto quanto assurdo. Non solo perché si continua a bruciare danaro pubblico in inutili difese, ma anche perché questo stile di comportamento è stato, per qualcuno, il solo modo per emergere a paladino di insegnamenti e di trasparenza, proprio quella trasparenza che né io, né tanti altri corigliano rossanesi non hanno mai, dico mai, riscontrato in tanti atti e tante scelte di questa amministrazione che di nomine, quelle vere, ne ha compiute e confermate diverse, con profili di dubbia legittimità, tanto per essere generosi.
Dopo l’assoluzione per la “fogna che non è mai esistita” di due giorni addietro, costata altre decine di migliaia di euro, sempre per mano dello stesso soggetto, oggi si chiude definitivamente un capitolo che ha individuato chiaramente e inesorabilmente carnefici e vittime. Ricordo con amarezza che qualche candidata, oggi con ruolo di primo piano di governo, lanciava appelli a votare chi poi ha prevalso, perché aveva avuto il coraggio di denunciare una procedura di nomina ex art. 110 con conseguenziale avviso di garanzia. Azione, peraltro, infamante, in quanto io non candidato a nessuna carica e, quindi, senza possibilità di replica alcuna.
Chi oggi,pubblicamente , ha il coraggio di chiedere scusa?
Il mio,oggi, è solo uno sfogo sentito col cuore e nella piena consapevolezza che ogni nostro deliberato è stato pensato, letto e riletto 100 volte, appunto perché la mia squadra di governo è stata sempre vigile, attenta e, soprattutto, limpida negli atti. Ha prevalso la mia buona educazione politica nei confronti di chi è arrivato dopo di noi nella scelta di non nominare dirigente. Lo stesso buon senso che, in verità, non ho riscontrato negli altri. Da oggi sono più libero di dedicarmi alle tante questioni che giacciono irrisolte, unitamente a tanti amici che si sono battuti, in modo diverso, ma tutti assolutamente utili a far nascere una Grande Città. Una Città che ha grandi problemi che si possono affrontare mettendo da parte ambizioni e carriere . Ci riusciremo? Io credo di sì, oggi è già domani !
Stefano Mascaro