ROSSANO “Rossano ha bisogno dei gente che vuole bene ai rossanesi. Stefano farà questo con tutta la coalizione”. È il consigliere regionale leader del movimento CCI Giuseppe Graziano ad aprire il comizio conclusivo di Stefano Mascaro, sostenuto dalle liste Pd, Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Forza Rossano e Mascaro sindaco. Ultimo comizio in piazza Bernardino Lefosse, Graziano ha ceduto la parola al segretario cittadino del Pd Francesco Madeo, mentre il candidato Mascaro ha esordito con un appello agli indecisi, a quelli che non hanno ancora le idee chiare su chi votare. L’augurio è che si riesca a riunire la città, oggi vittima di un isolamento territoriale senza precedenti: “Rossano ha perso appeal – ha detto Mascaro – un vero sindaco deve stare a Catanzaro e a Roma, non qui”. In questo particolare momento storico “Non abbiamo il tempo – ha detto Mascaro – di ripartire da zero, la vera sfida è mettere insieme le competenze”. Ora c’è bisogno di unire le forze per far ripartire la città: “Governerò – ha proseguito – coinvolgendo la minoranza, Non ho padrini né padroni. Rossano ha bisogno di un governo ampio e se noi vinceremo le elezioni chiederemo aiuto a tutti”. In caso di sconfitta “sono pronto a reinventarmi e lascerò il posto a uno dei miei consiglieri”. Stigmatizzati alcuni comportamenti che “allontanano la gente” e fanno perdere appeal alla politica, mentre si mettono in evidenza i tanti disagi presenti sul territorio comunale, soprattutto nelle contrade: sporcizia, acqua, abbandono “tutte storie che non nascono da ieri”. È necessario che la politica regionale e nazionale guardi con occhio diverso questo territorio, dove bisogna “aprire nuovi cantieri”. E poi ancora questione Enel e Tribunale di prossimità. “Deve essere prerogativa della fusione attraverso la quale possiamo sederci ai tavoli decisionali”. Sottolineata la necessità di: censimento dei palazzi pubblici, zero consumo del suolo, ripristino dell’ordine in una città che è diventata “troppo disordinata”, dove dovrà tornare Equitalia e che merita una squadra di calcio. Infine, un’ulteriore considerazione sull’appuntamento con le urne: “Domenica si vota – ha concluso- per me, chi vince sarà il sindaco della città. Se sarò sindaco sarò in mezzo a voi”.