Un vecchio detto dice che per conoscere bene una persona, ci devi mangiare almeno sette chili di sale. E forse sono anche pochi. Rossano è una città che sta cercando di risorgere, come la Fenice, dalle proprie ceneri. Il nuovo Sindaco, Stefano Mascaro, è una persona perbene. Dopo tre consiliature ha accettato la candidatura a Sindaco. Ed è riuscito a vincere e a salire sul gradino più alto della città. Auspichiamo una guida autorevole. Ad iniziare dai problemi più urgenti con cui la città ed il territorio si ritrovano, ormai da più tempo, a dover fare i conti. La disoccupazione dilagante, in primis. La questione Enel, che proprio ieri mattina ha fatto registrare una nuova giornata di protesta dei lavoratori dell’indotto. Cui sette mesi fa è stato promesso un rinnovato impegno, salvo ritrovarsi, oggi, con un un pugno di mosche in mano. Mascaro ieri mattina si è recato personalmente davanti alla centrale. Ha rassicurato i lavoratori circa un imminente incontro con i vertici regionali e della holding energetica. Deve fare i conti con un turismo che da queste parti non è mai decollato in pieno. Nonostante mare, centro storico, montagna e beni culturali pronti solo ad essere valorizzati. Ma serve programmazione. Servono capacità e competenze. Non le servono, invece, i lacché, caro Sindaco. Stia attento a questa categoria di figuri impersonificati in saccenti e sapienti personaggi degni della miglior saga di Walt Disney. Loschi e lugubri adulatori. Cortigiani della peggior specie si aggirano attorno al Comune di Rossano, cari cittadini rossanesi. Su questo aspetto Mascaro deve vigilare. Non si faccia condizionare da ingannevoli montature, egregio Sindaco. La fusione con la vicina Corigliano rappresenta una di queste. La fusione è cosa seria. Su cui, tra Rossano e Corigliano, stimati imprenditori ed associazioni da più di un anno si stanno confrontando portando avanti un progetto fatto di concretezza e solidi aspettative. E su cui le maggiori resistenze sono arrivate dal Comune di Corigliano. Che ha approvato solo lo scorso gennaio la delibera per la fusione con Rossano. Adesso, con la scusa della fusione, il solito losco figuro tenta il “colpaccio” anche con il neo Sindaco di Rossano. La vera ambizione è ben altra. Altro che fusione! Il vero obiettivo è quello di ritornare a gestire un pezzo del Comune di Rossano. Ma stia attento: perché la storia recente di questa città ha già dimostrato che quando i veri obiettivi dei meschini sono stati scoperti, i loro artefici sono stati cacciati a pedate dal tempio. Mercanti senza scrupoli. Inghiottiti dalla loro stessa avidità. Fusione si, ma a patto che non venga strumentalizzata dai mercanti della parola e del fango, egregio Sindaco. Stia attento, pertanto, ai falsi amici dell’ultima ora. Che vorrebbero solo sfruttare il momento per beceri tornaconti personali. Abituati, del resto, a farlo. Per averlo sempre fatto.