Mignolo Domenico ritenuto anch’egli ai vertici della cosca risulta condannato alla pena di anni 14 di reclusione per il delitto di associazione mafiosa e reati connessi con sentenza n. 336/2016 del 06.04.2016 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro nonché, condannato alla pena di anni 18 di reclusione per omicidio con sentenza n. 243/2016 del 28.07.2016 del G.I.P. del Tribunale di Cosenza. Lo stesso attualmente è detenuto ed è sottoposto al regime penitenziario del 41 bis. Su di lui grava anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, ancora da scontare poiché detenuto. Il sequestro è stato possibile grazie anche al lavoro certosino svolto dai Finanzieri calabresi del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza, che, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno svolto accertamenti patrimoniali nei confronti degli appartenenti la cosca condannati nonché dei loro prossimi congiunti, esaminando e approfondendo le variazioni patrimoniali nell’arco temporale dal 1986 al 2016. Il lavoro svolto ha evidenziato una netta sproporzione delle movimentazioni economico-finanziarie in uscita (spese) rispetto agli esigui redditi dichiarati (entrate), non sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di vita. L’esecuzione del succitato provvedimento ha portato al sequestro dei seguenti beni intestati e/o riconducibili ai due proposti: nr. 2 fabbricati; nr. 1 appezzamento di terreno; nr. 2 società con relativo complesso aziendale; nr. 2 fabbricati; nr. 4 quote di partecipazione di società intestate e/o riconducibili ai proposti; nr. 2 associazioni sportive dilettantistiche; nr.1 appezzamento di terreno; nr. 8 automezzi; diversi rapporti bancari, per un valore complessivo stimato di oltre 5 milioni di euro. Con tale provvedimento vengono colpite le risorse economiche della criminalità organizzata, si rende economicamente inefficace lo svolgimento dell’attività criminosa e si riportano i beni sequestrati nel circuito dell’economia legale. (Comunicato stampa)