Si registrano le prime reazioni, abbastanza polemiche, nei confronti della decisione del governo Gentiloni di aprire presso il porto di Corigliano un hotspot per i migranti.
Ad intervenire, con toni abbastanza polemici, il Movimento 5 Stelle e Fratelli D’Italia-An.
I pentastellati in una nota stampa ribadiscono “il proprio no alla scelta scellerata di allestire presso il Porto di Corigliano un Hotspot migranti da 400 posti.
Già nel mese di marzo – sostengono dal M5S – avevamo avvisato i cittadini coriglianesi all’indomani dell’annuncio fatto dal capo del Dipartimento Ministeriale, Gerarda Pantalone, che in Calabria erano in corso contatti con le istituzioni, per aprire tre hotspot, uno dei quali a Corigliano.
Il tutto sotto il silenzio tombale e mancanza di trasparenza del nostro sindaco Giuseppe Geraci, silenzio dovuto sicuramente per paura verso il prefetto e la commissione d’accesso antimafia che ancora oggi incombe in Municipio, e sotto gli occhi consenzienti, e forse anche compiaciuti dell’assessore alle politiche sociali Marisa Chiurco.
Ribadiamo tutto, ovvero che gli hotspot sono strutture non regolamentate, teoricamente allestite per identificare, registrare e raccogliere le impronte digitali dei migranti appena sbarcati.
Le operazioni dovrebbero avere la durata massima di 48 ore, per poi procedere al ricollocamento degli immigrati nei vari stati membri.
Purtroppo, per come dichiarato dal Prefetto di Trapani dott. Leopoldo Falco, registrare un numero così elevato di migranti è molto complicato. Per tutto quanto esposto sopra, il M5S di Corigliano vuole informare e allertare, per come realmente informa, la cittadinanza tutta di quanto sta avvenendo dietro le quinte del Comune di Corigliano.
Ribadiamo infine che il M5S di Corigliano si opporrà con tutte le sue forze all’allestimento di un hotspot nel porto di Corigliano.
Un invito all’esecutivo Geraci, dopo averci regalato la Commissione d’acceso antimafia volete anche dotarci dell’Hotspot Migranti? Andatevene voi e la vostra maggioranza ridotta a brandelli, per il bene della Città ed in nome della legalità”. Contrarietà alla realizzazione dell’hotspot viene espressa anche dal locale circolo di Fratelli D’Italia-An: “Il Ministro calabrese dell’Interno regala alla sua regione, la Calabria, la prossima apertura di tre nuovi hotspot per migranti, uno di questi qui a Corigliano. In sostanza – fanno sapere da Fratelli D’Italia – sarà allestita presso la nostra struttura portuale una postazione per procedere all’identificazione dei migranti prima che gli stessi vengano trasferiti presso i centri di accoglienza. Pur prevedendo la legge che questa attività debba compiersi in un arco temporale abbastanza ristretto, c’è da scommettere che la stessa, alla luce anche del numero particolarmente elevato dei migranti sbarcati negli ultimi mesi a Schiavonea, si protrarrà per parecchio tempo con i disagi che si possono facilmente immaginare. Di fronte a questa situazione, anche sulla nostra città, – così termina la nota di Fratelli D’Italia -si è abbattuta una decisione che va nella direzione di penalizzare un’area urbana ed un territorio che, invece, meriterebbero ben altre attenzioni da parte del governo nazionale”.
Dibattito dunque che si avvia verso lo scontro.