Migranti, è emergenza umanitaria nell’area urbana e nella Sibaritide mentre monta la polemica sulle scelte di alcune strutture all’interno delle quali vengono ospitati, sia pur in maniera provvisoria, i minori non accompagnati giunti in occasione degli sbarchi che hanno interessato la città di Corigliano. Andando con ordine, durante il penultimo sbarco di venerdì notte, l’Amministrazione comunale di Rossano, attraverso il sindaco Stefano Mascaro e l’assessore alle Politiche sociali Angela Stella, ha offerto supporto a quella di Corigliano e dimostrato disponibilità fattiva accogliendo, in via provvisoria, 25 minori non accompagnati. Permanenza che cesserà “appena sarà individuata dalla Prefettura di Cosenza una diversa collocazione per i 25 minori in strutture adeguate, nel rispetto di tutti i requisiti previsti, in tutto il territorio nazionale” mentre i ragazzi restano “giuridicamente sotto la responsabilità del Sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci”. Così come l’arcivescovo di Rossano-Cariati, Monsignor Giuseppe Satriano, anche i capigruppo consiliari “hanno espresso e stanno esprimendo – afferma Mascaro – sentimenti di condivisione e compiacimento per una scelta umanitaria e di civiltà che appartiene all’intera comunità rossanese e che rafforza, soprattutto in questi frangenti gravi ed improvvisi, il senso e gli obiettivi di una sempre più fattiva e concreta collaborazione, in vista della fusione, con la città e la comunità di Corigliano. Un’iniziativa – va avanti – che è stata apprezzata dal collega Giuseppe Geraci che ho incontrato nella giornata di sabato 27 scorso a Rossano e che, di fatto, contribuisce ad evitare, così come invece è purtroppo accaduto fino ad oggi, che ricadano soltanto sull’Amministrazione Comunale di Corigliano le oggettive difficoltà ed i disagi di quella che continua ad essere ed a prospettarsi, anche i prossimi mesi, come una gravissima emergenza umanitaria su scala internazionale che interessa, né può essere diversamente, l’intera Sibaritide”. Nel frattempo, il consigliere comunale Giuseppe Caputo presenta una interpellanza al sindaco e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale Rosellina Madeo in merito all’Ostello della gioventù. Il consigliere profila anomalie nella gara, evidenziando ora che nella stessa struttura sono ospitati dei migranti. “L’Associazione che la gestisce – afferma in una nota – non aveva e non ha tutt’ora i requisiti per parteciparvi: si occupa di attività sportive e della preparazione di squadre di calcio. Nulla a che vedere, dunque, con il settore turistico, alberghiero-ristorativo; competenza, questa, richiesta nel bando. Nessuna attività prevista dal contratto è stata attivata. E al danno si unisce la beffa. Il Comune non riscuote un euro dalla ditta aggiudicataria, in compenso paga un canone annuale all’Aterp di 12mila euro… Il progetto dell’Ostello della Gioventù– va avanti – è fallito su tutti i fronti. Era stato pensato come struttura turistica strategica che potesse attirare ed ospitare un preciso target di turisti, più giovane e dinamico, secondo la formula low cost…ma anche come concreta possibilità di riservare qualcuna delle 13 camere disponibili a personalità istituzionali in visita alla Città. Avrebbe dovuto cioè rappresentare un fiore all’occhiello per la Città mentre non soltanto non è accaduto nulla di tutto ciò ma, da quanto si apprende, dallo scorso weekend, la struttura nel cuore del centro storico starebbe ospitando addirittura dei migranti, mutando la sua stessa iniziale destinazione turistica. Una scelta che, se confermata, rappresenterebbe una vergogna per Rossano!”. Da qui l’interpellanza per conoscere quali provvedimenti intenda adottare l’Esecutivo “e se non ritenga di procedere alla rescissione urgente in danno del contratto”.