«Apprendo con estremo piacere, e anche con un pizzico di orgoglio, che c’è anche la Calabria nelle mete consigliate dalle Rough Guides londinesi per il 2016».
E’ il commento soddisfatto del consigliere regionale Mimmo Bevacqua alla presenza della nostra regione nella storica guida per viaggiatori in qualità di meta imperdibile dell’anno.
«La nostra Sila è stata inserita, unica fra le realtà italiane, fra le 10 regioni mondiali al top da visitare assolutamente nel corso dell’anno che è appena iniziato, secondo le indicazioni contenute nella prestigiosa ed esclusiva guida specializzata nello scoprire e consigliare gli snodi più particolari e meno gettonati dall’imperante turismo di massa. E la Calabria, per diversi aspetti, è ancora in larga parte ignota ai viaggiatori stranieri, in special modo a quelli provenienti da altri continenti. La caratteristica fondamentale delle mete consigliate da Rough è proprio quella di focalizzare l’attenzione al di là dei trend turistici maggiormente battuti, per consentire a chi ha davvero voglia i nuove, inusuali ed esaltanti esperienze di viaggio. Gli autori della casa editrice definiscono la terra calabra ancora vergine a moltissimi viaggiatori stranieri e da visitare per le sue bellezze paesaggistiche, le sue coste, ma anche il suo sorprendente entroterra e i suoi prodotti gastronomici. Insomma, noi la sappiamo da sempre, ma è bene che si possa estendere a tutto il mondo la consapevolezza che la nostra terra è davvero un dono del cielo. Dobbiamo soltanto fare in modo che diventi sempre di più un patrimonio fruibile e funzionale. Per questo, credo che la Regione Calabria debba interrogarsi e riflettere sull’urgenza di valorizzare al meglio ogni opportunità che possa far conoscere le nostre straordinarie risorse naturalistiche, investendo opportune risorse, come quelle offerte dai fondi comunitari. In questo contesto, ritengo coerente la mia proposta di legge volta alla conservazione e salvaguardia dei tanti scrigni di storia, cultura e bellezze ambientali presenti nelle aree interne e, in particolare, nei piccoli Comuni».