Le frasi dal tono chiaramente intimidatorio: “Il sindaco se non lo spari non esce a galla”, “Avete capito se lo vedo io lo zammo con la moto”, non possono che essere debitamente censurate da tutta la società civile e democratica quali espressioni di una subcultura appartenente al triste fenomeno criminoso, di cui purtroppo negli ultimi tempi la nostra realtà locale è stato teatro di fatti anche di sangue.
Non serve più una generica condanna. Per questo tutta la società civile deve esprimere sdegno e reagire coralmente, una reazione che, su questo fronte e al di là delle differenti opinioni, veda unite le Istituzioni, tutte le forze politiche e la Chiesa, con coraggio per lanciare un messaggio chiaro che questa comunità non si piega, non guarda dall’altra parte, facendo finta di niente.
Il futuro dei nostri figli è a rischio se di fronte alla realtà malata si tace, pensando di poter così convivere, con il proprio silenzio, che ci rende più deboli.
Il PD di Corigliano-Rossano, nel condannare l’atto intimidatorio e le minacce di morte, esprime piena solidarietà al sindaco Stasi, perché prima di tutto occorre difendere la civile convivenza, in disparte ogni altra differenza politica, riaffermando il primato della Legalità.
Un invito a tutto il Consiglio Comunale della città di Corigliano-Rossano di assumere nel prossimo consiglio comunale una chiara e forte presa di posizione contro un simile atto, e non appena possibile si faccia promotore di una grande manifestazione pubblica contro la criminalità organizzata.
Alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura chiediamo di far luce sull’episodio ultimo e di continuare con il massimo impegno nell’opera di contrasto alla criminalità organizzata, ringraziandole per il loro lavoro svolto a difesa della legalità (Comunicato stampa).