Tale provvedimento scaturisce in conseguenza di diversi spiacevoli episodi di maltrattamenti in famiglia commessi dall’uomo ai danni della madre 67enne nell’ultimo anno, di cui il più grave avvenuto il giorno di Natale.
In particolare, il 25 dicembre u.s., una pattuglia della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Cosenza, a seguito di richiesta di aiuto pervenuta al numero d’emergenza 112, interveniva presso l’abitazione dell’indagato, dove trovava la anziana donna in stato di agitazione che presentava evidenti escoriazioni su entrambe le guance e sulla fronte. La stessa vittima, con vistose macchie di sangue sulla maglietta che indossava, riferiva ai Carabinieri di sentire forti dolori alla spalla sinistra.
Dopo una prima ricostruzione dell’accaduto, i militari intervenuti avevano modo di appurare che il figlio, soggetto con riferiti problemi psichici che è solito fare uso di sostanze stupefacenti, nel corso di una discussione la aveva violentemente aggredita, scaraventandola rovinosamente a terra.
A causa delle gravi condizioni di salute, è stato necessario richiedere con urgenza l’intervento di un’ambulanza del 118, anche per il successivo trasporto presso il vicino Pronto Soccorso, dove è stata ricoverata fino allo scorso 5 gennaio a causa le gravi lesioni subite.
Gli accertamenti scaturiti, celermente segnalati all’autorità giudiziaria, consentivano di appurare come l’episodio del 25 dicembre non rappresentasse solo un evento sporadico, ma la donna aveva già sporto denuncia in almeno 4 occasioni per episodi di simili e rappresentato che il figlio convivente fosse affetto da problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, così come riscontrati presso il SERT.
Dopo le dimissioni dall’ospedale, la parte offesa è tornata presso la propria abitazione dove, ancora una volta, ha trovato ad aspettarla il figlio che l’ha colpita con una lattina di birra, schiaffeggiata ed ancora percossa con un cucchiaio alla testa, con l’intenzione di “punirla” per aver contattato le forze dell’ordine in occasione delle precedenti violenze subite.
Alla luce degli accadimenti succedutisi nel tempo, grazie al lavoro svolto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile, coordinati dalla Procura di Cosenza, il Gip presso il Tribunale di Cosenza ha ritenuto indispensabile l’applicazione della misura cautelare in carcere per arginare le condotte dell’uomo. L’arrestato è stato quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Cosenza (Comunicato stampa).