CORIGLIANO ROSSANO. L’invito all’ospite, esplicitato nel menù, a preferire il pesce fresco, di stagione e dei nostri mari, esposto nella vetrina quotidiana. Ostriche ed altri molluschi vivi nell’acquario. Una carta di vini per le più calabresi. La carta della mixology con la proposta di cocktail, di tendenza ed identitari. E, infine, novità assoluta, il primissimo esperimento della carta degli extravergini del territorio.
All’emozionante taglio del nastro, con la benedizione di Don Giuseppe Grilletta, sono intervenuti in tantissimi da tutto il territorio, già appassionati clienti fidelizzati della storica Pescheria con Cottura a Rossano Scalo (dalla quale papà Gianfranco continuerà a fornire il pesce fresco locale selezionato dai porti e dalle marinerie di Schiavonea ma eventualmente anche di Cariati e di Cirò Marina), per sostenere Gennaro, quarta generazione de i Minichedd, la sua famiglia e tutta la squadra di collaboratori di questa nuova impresa, tutta giovanile.
Alla presenza, tra gli altri, del neo consigliere comunale Tonino Uva, che ha partecipato all’evento anche in rappresentanza del Sindaco Flavio Stasi, l’evento inaugurale è stato coordinato da Lenin Montesanto la cui Società di strategie e lobbying per la comunicazione ha curato contenuti, naming e posizionamento mediatico e competitivo, affiancato dalla Imbrogno Comunicazione che del progetto MiNiKƏ, ha curato la progettazione grafica. – Ed insieme a Gennaro con la moglie Achiropita, ai suoi fratelli Gianluigi ed Aurora, ai genitori Gianfranco ed Antonella ed a zii e nipoti, lo stesso Montesanto ha ufficializzato anche la derivazione del naming distintivo e del brand progettato e condiviso: dalla secolare storia legata al mare della Famiglia Scorza, vicenda umana e imprenditoriale di cui tutti gli Scorza – ha scandito – vanno fieri e diffusamente e simpaticamente riconosciuta ovunque attraverso l’epiteto onomatopeico dialettale de i Minichedd.
Quello che avviamo oggi – ha chiarito Gennaro – ambisce ad essere tante cose ed è anche un esperimento di responsabilità sociale verso la nostra terra ed il nostro mare e di come si possa e si debba fare, dal basso, a tavola, ogni giorno, un po’ di sana educazione alimentare, anzi tutto con la trasparenza sull’esatta provenienza del pescato usato nei diversi piatti ed indicato nel nostro menù convenzionale; ma soprattutto – ha insistito – spiegando ed invitando a preferire il pesce di stagione che periodicamente indicheremo ed esporremo nella nostra vetrina.
Nel corso della bella serata che in un mercoledì di fine giugno ha animato di tantissima gente e giovani l’ingresso al Lungomare S.Angelo, sono stati serviti diversi finger food identitari preparati dallo chef Antonio Pio Caruso, formatosi anch’esso come altri della squadra MiNiKƏ all’Istituto Alberghiero IIS Majorana, con alici e bollicine calabresi iGreco e vino bianco Stragolia.
Comunicato stampa