Aumenta l’impegno dei comuni per aiutare i minori sbarcati in Italia senza mamma e papà. Un esempio concreto sotto questo profilo ci viene da quello che sta interessando l’amministrazione Geraci che oggi in città deve gestire, con tutte le difficoltà che ben conosciamo, 113 minori non accompagnati sbarcati parte il 29 giugno e parte il 30 luglio scorso e che si trovano alloggiati parte presso il palazzetto dello sport e parte presso l’edificio che ospitale le scuole di località Villaggio Frassa. Su questo specifico argomento l’Anci, che è l’associazione comuni italiani, in questo giorni ha diffuso i dati dei minori stranieri non accompagnati che sono transitati in Italia tra il 2011 ed il 2014. Dal 2011 il numero dei minori stranieri non accompagnati (Msna) contattati o presi in carico dai servizi sociali dei comuni italiani “è incrementato in maniera esponenziale”, passando dai 4.588 del 2010 ai 9.197 del 2011, dai 9.678 del 2013 fino ai 13.523 del 2014. Dalla prima rilevazione 2004-06 (7.870) sono quasi raddoppiati. E’ quanto emerge dal Rapporto Anci-Cittalia, che fa il punto sulle politiche di accoglienza per i minori non accompagnati che arrivano nel nostro paese. Nel 2014 le regioni con il numero più elevato di piccoli stranieri non accompagnati erano Sicilia (oltre 3.100), Lazio (2.241) e Calabria (1.470). Mentre è Roma il comune con i maggior numero di Msna (1.960), seguono Reggio Calabria (695), Palermo (557), Messina (556) e Catania (532). Come sono suddivisi i piccoli migranti? In generale il 96% dei Msna sono maschi, il 55,6% ha 17 anni e oltre la metà proviene da quattro paesi: Egitto (21,5%), Bangladesh (13,2%), Gambia (10%) e Albania (9,1%). Dal 2004-2006 sono aumentati i richiedenti di protezione internazionale: si passa da 251 minori agli oltre 3.000 del 2014 (23,4%).