Montegiordano festeggia Spiga Verde. Sindaco Introcaso: Pronti per un’agricoltura al passo con i tempi

Un’agricoltura sostenibile incentivata dagli enti preposti per permettere ai produttori di raccogliere i frutti del loro lavoro e piantare le radici per uno sviluppo agricolo duraturo. Il sindaco di Montegiordano, Rocco Introcaso, ha promosso, sabato pomeriggio, nella Sala Consiliare, un incontro – moderato dal giornalista Vincenzo La Camera – con gli addetti ai lavori e diversi sindaci del territorio e al quale ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Nell’occasione il Comune di Montegiordano ha presentato anche la bandiera Spighe Verdi 2021 conseguita proprio per l’impegno e le progettualità messe in campo nel settore dell’agricoltura. Il sindaco Introcaso ha rilanciato la necessità di mettere a disposizione degli agricoltori una indispensabile fornitura idrica per non rendere vani i loro sforzi. In tal senso l’Amministrazione Comunale di Montegiordano ha ricevuto un finanziamento regionale di 750 mila euro per la realizzazione di un serbatoio al confine con il comune di Canna. «Il territorio è pronto per un’agricoltura moderna – ha commentato Introcaso -. I nostri agricoltori si impegnano con tutte le loro forze, sono davvero l’ultimo avamposto per il settore agricolo. Abbiamo il dovere di sostenerli anche per combattere lo spopolamento e il conseguente dissesto idrogeologico. In questo momento il vero sostegno concreto – precisa – è l’acqua, altrimenti è inutile parlare di qualsiasi progetto. Oltre al serbatoio, abbiamo presentato in Regione un progetto per un vasca collinare per poter irrigare terreni già pronti a produrre».

Hanno preso parte all’incontro anche i sindaci di Oriolo (Simona Colotta), Canna (Paolo Stigliano), Nocara (Mariantonietta Pandolfi), Plataci (Francesco Tursi), Castroregio (Alessandro Adduci). Paesi interni che si aggrappano all’agricoltura per sopravvivere, con la speranza che da questi settori possano svilupparsi dei processi turistici. Tutti i sindaci hanno apprezzato l’iniziativa del collega Introcaso convergendo sulla necessità di fare rete anche per lo sviluppo del settore agricolo, dove gli addetti ai lavori dovranno essere guidati nell’innovazione e nella promozione delle vecchie e nuove colture. E contro il rischio spopolamento il sindaco Introcaso ha presentato una ulteriore proposta e cioè quella della Banca della Terra, dove è già in essere un censimento di terreni abbandonati nel comune di Montegiordano che potranno essere affidati a cooperative di giovani oppure a singoli agricoltori. Gli interventi in sala – richiamando anche l’ennesimo sollecito alla Regione da parte dei sindaci – hanno messo in risalto, come era facile prevedere, anche la piaga dei cinghiali che scorrazzano indisturbati per i campi danneggiando le colture. A ciò si aggiunge, altresì, un contesto di strade rurali, molte delle quali simili a delle vecchie mulattiere che sfiancano gli agricoltori costretti agli straordinari per raggiungere i poderi e consegnare i prodotti. Acqua, infrastrutture e il dramma dei cinghiali sono stati quindi i tre appunti consegnati in maniera garbata all’assessore Gallo, da parte di una categoria che chiede soltanto di poter lavorare con dignità.

L’assessore Gallo, dopo essersi complimentato con l’Amministrazione Comunale di Montegiordano e il sindaco Introcaso per il conseguimento della bandiera Spighe Verdi 2021, ha cercato di rispondere in maniera esaustiva a tutte le problematiche sollevate dalla tavola rotonda, non lesinando di tirare le orecchie ai Consorzi di Bonifica per le loro mancanze nell’erogazione dell’acqua «che in questo territorio – ha chiosato – serve più delle assunzioni di personale. Da queste parti l’acqua significa vita, economia». Gallo ha poi illustrato gli ultimi bandi della Regione a sostegno del comparto agricolo come quello sulla frutta a guscio, sull’e-commerce per la vendita dei prodotti online, sui piccoli frutti di bosco, sugli agriturismi. Sul fronte cinghiali, invece, si è detto favorevole ad una apertura della caccia annuale, solo per gli ungulati, per almeno un paio di anni. «Il Governo deve svegliarsi. Questo è un problema nazionale», ha ricordato. Sicuramente, è anche vero che non si può pensare di risolvere il problema soltanto con i fucili: questa appare più come una soluzione tampone. Trasformare un problema in risorsa, ad esempio con progetti di trasformazione della carne, potrebbe alleviare alla lunga i disagi degli agricoltori, creando al contempo sul territorio un nuovo mercato e nuovi posti di lavoro. Nel frattempo il sindaco di Montegiordano, con lungimiranza, ha aperto un focus sull’agricoltura locale al quale si sono già affacciati con fiducia diversi colleghi primi cittadini. «È giunto il momento che i sacrifici di queste persone vengano ripagati. L’agricoltura deve essere il traino per la rinascita dell’intero comprensorio – sostiene Introcaso -. Vantiamo già tante eccellenze ed abbiamo un territorio vocato ad aggiungerne altre».

COMUNICATO STAMPA

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