Basta sentir parlare, soprattutto gli amministratori pubblici, di volani (come se si dovesse sempre aspettare la manna dal cielo), di vocazioni (lasciamole ai santi) e di eccellenze (se poi le troviamo solo negli show cooking e mancano sistematicamente nella ristorazione e nelle strutture ricettive, come del resto nelle mense scolastiche e nella grande distribuzione).
Il turismo, anzi i turismi, sono già disponibili e sono sotto i nostri occhi. Vanno soltanto letti, riconosciuti e costruiti. Con strategie precise e metodo unitario per tutti i territori. Senza confondere la pianificazione e gli investimenti in marketing territoriale (che rarissimi comuni calabresi mettono a bilancio) con gli eventi di intrattenimento sociale per i residenti e vacanzieri estivi che già stanziano in una destinazione (che rappresentano invece la fetta più importante di uno spreco milionario stagionale e senza alcun ritorno turistico).
Bisogna saper confrontarsi con altri termini e metodi per far avviare il giro di boa della destinazione Calabria, differenziando e moltiplicando l’attrattività e le presenze tutto l’anno: selezione dei target, misurazione dei risultati, comparazione internazionale.
Nasce da queste premesse e dalla constatazione del sostanziale insuccesso dei modelli di promozione prevalsi fino ad oggi, l’ambizioso e competitivo progetto regionale dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), per la riscrittura della narrazione esperienziale della Calabria straordinaria, inedita ed inesplorata, da destagionalizzare e internazionalizzare.
Definendo i MID il sorriso della comunicazione turistica della Calabria dei prossimi anni, ne parla in una nuova puntata de LaC Eventi Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di Regia sui MID e che a maggio scorso ha consegnato alla Fondazione Calabria Film Commission la proposta ufficiale di Mappatura dei 100 marcatori identitari della Calabria Straordinaria.