La Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Prima, ha assolto i titolari delle due ditte che stavano svolgendo i lavori all’interno del Cimitero di Pietrapaola nel mese di giugno 2010, quando si verificò il decesso di un giovane operaio folgorato dai cavi ad alta tensione della cabina elettrica.
Nell’ambito del procedimento penale istruito, venivano rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro i titolari delle due ditte e successivamente condannati in primo grado dal Tribunale di Castrovillari alla pena di anni due di reclusione, oltre al risarcimento del danno in favore della costitute parti civili.
La Corte di Appello di Catanzaro, accogliendo in toto le istanze dei difensori degli imputati, Avv.ti Giuseppe Zumpano, Araldo Parrotta, Vincenzo Paolo Sisto, Gianluigi Zicarelli, nonché dei responsabili civili Avv. Luigi De Gaetano per il Comune di Pietrapaola e Avv. Annamaria Romeo per la Groupama Assicurazioni, in totale riforma della sentenza di primo grado, ha assolto gli imputati perché il fatto non sussiste. Avverso la sentenza di appello è stato proposto ricorso in Cassazione.