Il caso dell’ex tribunale di Corigliano Rossano torna in Parlamento nell’ambito delle relazioni del Ministro Nordio sull’amministrazione della giustizia. Incalza nuovamente il Sen. Ernesto Rapani che parla di scelte scellerate del passato poste in essere dall’allora Governo Monti pensando di migliorare il sistema “giustizia” sopprimendo un tribunale in una terra colpita dalla criminalità organizzata.
Il parlamentare è andato ben oltre, chiedendo il conto di quella scelta ma da nessuna parte sono pervenute risposte. «Sono aumentati i costi di giustizia per i cittadini e per lo Stato», tuona il rappresentante di FDI, che richiama le distanze tra Castrovillari e l’area jonica cosentina, mette in evidenza le spese per i costi di trasporto dei detenuti e il via vai delle forze dell’ordine da Corigliano-Rossano a Castrovillari. Poi il triste elenco dei morti ammazzati e degli atti intimidatori, con particolare riferimento alle auto incendiate. «Purtroppo non c’è più la presenza dello Stato, sottolinea il parlamentare, e in molti casi i cittadini evitano di rivolgersi alla giustizia». Ribadita, infine, la necessità di riaprire quei tribunali soppressi che hanno prodotto solo inefficienza. Da qui la decisione di presentare una mozione, firmata anche da altri colleghi, nella quale si chiede di tenere in alta considerazione le problematiche esposte.