Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha inviato una richiesta indirizzata alla Direzione Generale ed al Compartimento della Viabilità della Calabria di Anas Spa ed alla Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e per conoscenza alla Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle ed alla Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture, Al Prefetto ed alla Procura della Repubblica di Catanzaro.
La comunicazione nasce dall’incidente avvenuto lo scorso 3 agosto del 2016, al km 148 della strada statale 106 fra il comune di Santa Caterina dello Jonio e Guardavalle, dove una ragazza, alla guida di una Chrysler Matiz, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo dell’auto che, dopo un urto contro un muretto, si è ribaltata sulla linea ferroviaria. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118 (che hanno prestato soccorso alla ragazza che, per fortuna, era in buone condizioni), ed i Vigili del Fuoco dal distaccamento di Soverato del comando provinciale Catanzaro che hanno sollevato l’auto, con l’ausilio dell’autogru giunta dalla sede centrale, posizionandola in zona sicura, per permettere la riattivazione del traffico ferroviario, che intanto era stato interrotto.
Pugliese nella sua missiva fa rilevare la “pericolosità della Strada Statale 106, meglio nota come la famigerata “strada della morte”, è a tutti ormai nota”; specifica che “al Km 148 è ancor più pericolosa ed è priva di guard-rail” e sottolinea il fatto che “l’auto avrebbe potuto finire sulla linea ferrata e se ciò, per disgrazia, fosse accaduto al passaggio di un treno oggi avremmo avuto danni ben più gravi di quelli che si sono determinati nell’incidente suddetto”.
Per queste ragioni viene avanzata la richiesta immediata di installazione “di guard-rail al fine di mettere in sicurezza, con adeguate protezioni, il tratto di S.S.106 considerato in modo da scongiurare conseguenze ben più gravi di quelle avute nel sinistro suddetto”. Pugliese conclude la sua comunicazione sottolineando la necessità che sia inoltre “considerata la pericolosità anche di fronte alla possibilità che un veicolo esca di strada lungo quel tratto pericoloso di S.S.106 dal gestore dell’arteria, indipendentemente dal fatto che questa evenienza si verifichi per un’infrazione al Codice da parte del conducente”.