Dopo le rassicurazioni del presidente della giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, riguardanti la ripresa dei lavori e la prevista consegna entro la fine del suo mandato, si accende un nuovo dibattito riguardo alla realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide. Se da un lato la variante è stata approvata e i finanziamenti per completare l’opera sono stati individuati, attingendo da varie fonti e dal fondo dell’ex articolo 20 dell’edilizia sanitaria, emerge ora un altro ostacolo non meno importante: il costo delle attrezzature. L’incertezza circonda il capitolato d’appalto e la chiarezza sulla qualità e la modernità delle attrezzature necessarie per il funzionamento ottimale del futuro ospedale. Secondo il presidente della commissione sanità Pasqualina Straface e il manager della D’Agostino, la somma complessiva di 293 milioni di euro destinata al progetto include anche le attrezzature. Tuttavia, resta da chiarire se parte di queste attrezzature siano superate o conformi agli standard tecnologici attuali. La preoccupazione principale riguarda l’eventualità che alcune attrezzature siano datate e richiedano un significativo rinnovo tecnologico per essere allineate alle esigenze e agli standard sanitari moderni. La mancanza di dettagli specifici nel capitolato d’appalto e l’assenza di chiarimenti in merito alimentano le preoccupazioni e sollevano interrogativi sulla trasparenza e l’efficienza del processo di appalto. In un contesto in cui la salute pubblica è una priorità assoluta, è fondamentale garantire che il nuovo ospedale della Sibaritide sia dotato delle migliori attrezzature disponibili per fornire cure di alta qualità ai pazienti. Pertanto, è imperativo che le autorità competenti forniscono chiarezza e trasparenza riguardo alla selezione e alla qualità delle attrezzature previste per l’ospedale, al fine di garantire una gestione efficiente delle risorse e un servizio sanitario all’altezza delle aspettative dei cittadini.