CORIGLIANO ROSSANO – Oltre 6 tonnellate di prodotti ittici sequestrati e sanzioni amministrative per un totale di 170.000 euro: è questo il bilancio dell’attività svolta nel 2024 dalla Guardia Costiera di Corigliano Calabro. I controlli hanno interessato ogni anello della filiera ittica, dagli esercizi commerciali al dettaglio e all’ingrosso fino ai ristoranti e alle attività in mare, con l’obiettivo di garantire sicurezza alimentare, tracciabilità del prodotto e rispetto delle normative vigenti.
Nei controlli su ristoranti e punti vendita al dettaglio sono stati rilevati numerosi casi di irregolarità, con 84 violazioni accertate. Tra i problemi più frequenti figurano la presenza di pesce di ignota provenienza e la conservazione oltre i termini indicati in etichetta. Da queste operazioni sono scaturite sanzioni per 126.000 euro e il sequestro di 4.000 kg di prodotto, anch’esso destinato alla distruzione.
Il contrasto alle irregolarità si è esteso anche al trasporto su strada, con verifiche sui furgoni isotermici. In collaborazione con la Polizia Stradale di Trebisacce e la Guardia di Finanza di Montegiordano, sono stati sequestrati 1.400 kg di pesce privo di documentazione, tra cui 800 kg di tonno rosso e 400 kg di novellame di sardina. Cinque irregolarità accertate in questo ambito hanno generato sanzioni per un totale di 32.000 euro.
In mare, lungo i 120 chilometri di costa di competenza, l’attività di vigilanza è stata altrettanto incisiva. Le unità navali della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 2 chilometri di reti da posta illegali e 60 trappole per polpi, strumenti non conformi alle normative. Due pescatori di frodo sono stati sorpresi durante la pesca subacquea con bombole e fucili subacquei, violando le norme in materia. Oltre alle attrezzature, sequestrate in attesa della confisca, sono state elevate sanzioni per un totale di 2.000 euro.
Particolare attenzione è stata riservata al rispetto delle normative relative ai ricci di mare. In due episodi, pescatori ricreativi sono stati sorpresi con quantitativi superiori al limite consentito. I ricci ancora vivi sono stati rigettati in mare, mentre le sanzioni hanno raggiunto i 2.000 euro complessivi.
Un dato significativo riguarda la collaborazione con l’Autorità Sanitaria locale, intervenuta in diverse situazioni per garantire il rispetto delle norme igieniche e sanitarie nei locali e nei depositi ispezionati.
La Guardia Costiera ha sottolineato l’importanza di una vigilanza costante per tutelare sia i consumatori sia gli ecosistemi marini. I numeri raggiunti nel 2024 evidenziano un impegno significativo nel contrastare frodi e irregolarità, ma indicano anche la necessità di una sensibilizzazione continua verso una filiera ittica sostenibile e trasparente.
Il 2025 si preannuncia come un altro anno cruciale per il rafforzamento delle attività di controllo e prevenzione, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i risultati ottenuti e garantire maggiore sicurezza e qualità nella filiera.