“Il paziente, la famiglia in … oncologia” questo è il titolo del convegno ospitato nel salone degli specchi del castello ducale di Corigliano. Il tutto organizzato dalla unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ ospedale Compagna in collaborazione con l’Istituto di Oncologia medica dell’Università di Ancona, il “Nuovo Corriere della Sibaritide” e la Mondadori store. Presenti illustri esperti della materia oltre che il Vescovo di Rossano-Cariati, mons. Giuseppe Satriano, il sindaco Giuseppe Geraci, l’onorevole Franco Pacenza, Delegato del Presidente della Giunta regionale della Calabria alla sanità. Le patologie oncologiche oggi molto diffuse coinvolgono non solo il singolo paziente ma anche l’ambiente familiare, lavorativo e qualsiasi altra relazione. Fondamentale sarebbe poter realizzare una prevenzione primaria, il che richiede l’eliminazione di tutte le cause che possano provocare i tumori, quindi modificare stili di vita, monitorare l’ambiente, l’alimentazione, e così via. Obiettivo difficile da realizzare completamente. Cosa più facile la prevenzione secondaria che andrebbe potenziata e sostenuta. Molti gli spunti interessanti emersi dagli interventi degli esperti: dalle cure domiciliari integrate alle proposte per un percorso terapeutico condiviso con il paziente. Tra i relatori la dottoressa Rossana Berardi, direttrice Istituto di Oncologia medica e scuola di Specializzazione in oncologia dell’Università degli studi di Ancona, di origini coriglianesi. Il sindaco Giuseppe Geraci ha colto l’occasione per ribadire l’orgoglio della città di Corigliano nell’accogliere la dottoressa Berardi, evidenziando poi l’importanza di un convegno su una tematica purtroppo assai attuale. La regione Calabria tra le prime in Italia ad aver recepito la legge 38 che ha disciplinato la rete di terapia del dolore.