Rinvenute una serie di violazioni lungo le coste cosentine nell’ambito dell’operazione “Wave”. I Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto di Corigliano, Cetraro e Maratea, hanno condotto mirati controlli in diverse attività commerciali del settore turistico-alberghiero, rivelando una realtà allarmante.
L’obiettivo principale dell’operazione “Wave” è garantire il rispetto delle normative che riguardano il lavoro, l’ambiente, l’igiene e la sicurezza dei prodotti agroalimentari, nonché delle concessioni demaniali delle strutture ricettive e balneari. Durante i controlli, è emerso che diverse strutture turistiche operanti a Paola, Scalea e Schiavonea, presentavano gravi irregolarità.
Tra le violazioni riscontrate, vi erano l’occupazione arbitraria ed abusiva di area demaniale marittima, difformità strutturali rispetto alle concessioni, l’impiego di lavoratori irregolari o privi di permesso di soggiorno, carenze igienico-sanitarie strutturali e non conformità alle norme HACCP, mancata indicazione degli allergeni, utilizzo di denominazioni fuorvianti per prodotti alimentari, frodi nell’esercizio commerciale, violazioni nelle attività di pesca ed acquacoltura, mancata elaborazione del documento sulla valutazione dei rischi e mancata pulizia dei locali.
Come risultato delle indagini, una struttura è stata oggetto di sequestro penale, mentre altre tre attività commerciali sono state sospese a seguito delle violazioni accertate, tra cui l’impiego di sette lavoratori irregolari. Inoltre, sono stati chiusi tre depositi di derrate alimentari e sono stati effettuati sequestri amministrativi di circa 90 kg di prodotti ittici non tracciabili. Sono stati inoltre sequestrate circa 100 bottiglie di vino ed acqua di qualità e origine differente da quanto indicato in etichetta, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 70 euro.