È, questo, in sintesi il contenuto della lettera aperta trasmessa dal Sindaco Filomena Greco al Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì col solo obiettivo – scandisce il Primo Cittadino – di chiarire e fugare ogni dubbio su una vicenda e su una rivendicazione che non consente alcuna interpretazione diversa.
Facendosi portavoce di tutto il territorio e delle attese delle comunità locali il Sindaco rinnova anche l’invito ad un nuovo ed ulteriore incontro di chiarimento, anche con tutti i cittadini, se necessario.
VOGLIAMO LA RIAPERTURA DELL’OSPEDALE VITTORIO COSENTINO. Insieme ai cittadini di questo lembo di terra – si legge nella lettera – che reclamano il fondamentale diritto alla salute, lo abbiamo chiesto, continuiamo a chiederlo in tutte le sedi e a tutte le autorità competenti che si sono succedute in questi anni. Lo abbiamo chiesto, da ultimo, anche al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), impugnando sia il Decreto del Commissario ad Acta (DCA) Guido Longo (il n.31 del 18 febbraio 2021), avente ad oggetto le linee guida per l’adozione degli atti aziendali; sia l’atto aziendale (delibera n. 271 dell’8 aprile 2021), redatto dal commissario ad acta La Regina e che a dette linee guida si è uniformato. Ed è stato ribadito anche dai sindaci presenti all’incontro tenutosi a Cariati il 12 gennaio scorso alla presenza dello stesso Presidente Spirlì al quale si chiedeva di farsi nostro portavoce ed ambasciatore presso tutte le sedi per richiedere ed ottenere il reinserimento dell’Ospedale all’interno della rete Ospedaliera regionale.
Il Sindaco coglie inoltre l’occasione per ribadire chiarimenti anche sulla questione servizi. Le domande – continua nella lettera aperta – che Lei pone circa le prestazioni ad oggi offerte dalla struttura esistente e la carenza delle stesse, sia per personale sia per strumenti, sono state oggetto di notevole corrispondenza, oltre che dagli uffici dell’Ospedale anche dal Sindaco, con tutti i soggetti preposti a dare risposta (commissari ad acta e direttori di distretto) ma ad oggi senza esito.
Per quanto riguarda la Casa della salute, non richiesta dai cittadini ma prevista nella riformulazione regionale della sanità e che ad oggi non ha visto nemmeno la posa della prima pietra, il Primo Cittadino sottolinea innanzitutto che la convenzione risulta scaduta il 31 dicembre 2020. A tutt’oggi – precisa – nessun progetto è stato elaborato. E, se la stessa è d’ostacolo alla riapertura dell’Ospedale di Cariati – conclude la Greco – il pensiero di tutto il territorio è di abbandonarla completamente e procedere alla immediata riapertura del presidio (Comunicato stampa).