È quanto fa sapere il presidente del Gruppo UDC in consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che nei giorni scorsi ha fatto visita al cantiere del nuovo ospedale della Sibaritide in contrada Insiti a Corigliano-Rossano.
«Un sopralluogo lungo e attento durante il quale – aggiunge Graziano – sono stato accompagnato dal project manager della D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni generali Srl, Ing. Giovanni Loglisci, che ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori. In questo momento è in fase di ultimazione la posa delle fondazioni che necessitano di particolari interventi, considerato che la struttura completamente antisismica dovrà poggiare su basi strutturali solide ma flessibili, proprio per attutire eventuali e sempre scongiurabili attività sismiche. Una volta realizzate le fondamenta, non dovrebbe passare molto tempo per iniziare a vedere lo scheletrato della struttura. Non solo, nei giorni scorsi era in fase di completamento anche il tunnel di servizio che collegherà la struttura ospedaliera con la struttura tecnica, anche questa in realizzazione, che ospiterà la centrale dei servizi e dei sottoservizi che necessiteranno al nosocomio. È stato evidenziato, altresì, un problema tecnico congenito relativo alla potenza di fornitura dell’energia elettrica per il funzionamento delle gru. Al momento non sarebbe un problema superabile dal gestore della rete ma al quale ha sopperito il concessionario con propri generatori. Dunque – commenta il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale – si va avanti in modo spedito per cercare di rispettare i tempi previsti che da cronoprogramma, sottoscritto lo scorso ottobre nel momento della consegna dei lavori, dovrebbero ultimarsi entro aprile 2023».
«Nei giorni a seguire il sopralluogo – aggiunge ancora Graziano – sono venuto a conoscenza che la società concessionaria, per la messa in opera di alcuni manufatti in cemento armato, potrebbe varare una variante al progetto. Una procedura che potrebbe far rischiare un dilatamento dei tempi di consegna dell’opera solo se, però, dovesse esserci un intoppo burocratico. Per questo continuerò a vigilare, come ho fatto finora – conclude Graziano – affinché non si accumulino ulteriori ritardi» (Comunicato stampa).