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OSS in graduatoria ignorati dall’ASP di Cosenza: appello per l’assunzione

Gli operatori socio-sanitari (OSS) idonei in graduatoria per l’ASP di Cosenza continuano a chiedere l’applicazione della legge che garantisce loro il diritto all’assunzione, ma le istituzioni sanitarie restano in silenzio. Nonostante la proroga delle graduatorie stabilita dalle leggi regionali 34/2024 e 36/2024, il Dipartimento Regionale Tutela della Salute e l’ASP di Cosenza non procedono con il reclutamento, lasciando scoperti i reparti ospedalieri e i pronto soccorso della provincia.

La gestione della graduatoria è ambigua e solleva dubbi sulla trasparenza e il rispetto del principio di uguaglianza, poiché altre liste di idonei sono state regolarmente prorogate. Nel frattempo, vengono banditi nuovi concorsi, aumentando la spesa pubblica senza risolvere le carenze di personale.

All’interno della vicenda è intervenuta Caterina Falanga, rappresentante del sindacato USB Cosenza, che ha espresso forti perplessità sulla gestione della questione da parte dell’ASP di Cosenza.

“Crediamo che ci sia la volontà politica di rimediare agli errori commessi, tuttavia l’ASP di Cosenza continua a dimostrarsi inadeguata alla situazione. Da un lato, ci sono richieste urgenti di personale socio-sanitario provenienti dai vari presidi spoke della provincia, dall’altro, l’azienda sanitaria non attiva gli strumenti, anche giuridici, necessari per procedere al reclutamento in questa fase di estrema emergenza sanitaria”, ha dichiarato Falanga.

Ha inoltre sottolineato la difficile condizione in cui versano gli OSS della provincia di Cosenza, molti dei quali provenienti dalla Sibaritide: “Attualmente sono ventotto gli idonei in attesa di assunzione, molti dei quali sperano di uscire dal sistema di sfruttamento che purtroppo si verifica soprattutto nel settore privato. È inaccettabile che si continui a penalizzare questi lavoratori, mentre il sistema sanitario pubblico soffre una cronica carenza di personale.”

Falanga ha poi lanciato un appello alla Regione Calabria, chiedendo un intervento deciso: “Chiediamo che la Regione intervenga, come ha già fatto in molte altre vertenze, anche al di fuori dell’ambito sanitario, per garantire il diritto al lavoro. Noi continueremo a vigilare e a mantenere attive le interlocuzioni con le istituzioni, nella speranza che si possa finalmente giungere a un esito positivo per questi lavoratori e per l’intero sistema sanitario calabrese”.

Gli OSS chiedono l’intervento del Presidente Roberto Occhiuto, affinché venga garantita la corretta applicazione della normativa e si ponga fine a una gestione amministrativa che appare disorganizzata e priva di controlli, penalizzando sia i lavoratori in attesa di assunzione sia la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini.

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