(Rosellina Madeo, Cons. prov. e Pres. del Cons. com. di Corigliano-Rossano) CORIGLIANO ROSSANO – “Vicinanza al prossimo e orecchie più disponibili ad ascoltare. L’incontro di ieri con il nostro Arcivescovo presso il Salone degli Stemmi dell’episcopio, che ho proposto e fortemente voluto coinvolgendo l’intero Consiglio comunale, è stato un momento di alta e profonda riflessione, uno di quegli appuntamenti che non si esaurisce al momento dei saluti ma le cui impressioni te le porti a casa. Le parole di Monsignor Aloise risuonano in me trovando una piena sintonia con le mie corde. Al centro del dibattito, tra gli altri temi, il ruolo della politica. Una politica che senza dubbio non può contare su una bacchetta magica, non ha la soluzione in tasca per ogni problema ma che certamente deve porsi in un atteggiamento di ascolto annullando la distanza tra Amministrazione e cittadini per tendere invece la mano, conoscere la situazione delle famiglie e, dove possibile, fornire risposte concrete. A tal proposito, e ne sono entusiasta nonché onorata confermando la mia volontà di partecipare fin dalla prima ora, l’Arcivescovo ha mostrato grande apertura verso la nostra Amministrazione chiedendo la collaborazione di noi consiglieri in alcuni progetti finalizzati a rispondere ad esigenze concrete dei meno fortunati. Forte l’emozione che ho provato quando ho consegnato – a nome dell’intero Consiglio Comunale- al nostro Arcivescovo una targa simbolica che richiama l’importanza dell’impegno per la pace. Ribadisco che i diritti fondamentali e il rispetto dell’altro debbano essere il faro guida non solo della politica internazionale, a tutt’oggi macchiata da guerre sanguinolente e logoranti, ma che debbano essere la stella polare anche degli amministratori locali. Pertanto, laddove l’intento sia il bene comune della collettività, invito tutta la classe politica a collaborare insieme ben oltre le ideologie e i partiti. Il Natale è senz’altro il periodo più magico dell’anno ma anche quello in cui ricordi, nostalgie di persone che non ci sono più, difficoltà economiche e solitudine diventano più forti. E allora il calore di un abbraccio, la propensione all’ascolto e la vicinanza alla gente diventano ancora più importanti e necessarie. Anche le luminarie, le decorazioni di piazze e spazi comuni, gli appuntamenti collettivi pensati per la città possono scaldare l’atmosfera e far sentire le persone meno sole. Quando si sceglie di fare politica, almeno per me, si sceglie di impegnarsi, di mettersi al servizio della città in cui si amministra, facendo di tutto per garantire alla comunità dignità, servizi, opportunità. L’obiettivo deve essere creare quelle condizioni per cui la gente riesca a vivere bene, non a sopravvivere. Anche così, con la serenità e la realizzazione, si costruisce la pace”. (comunicato stampa)