46enne (G.T.L.), accusato di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della sua ex convivente, finisce agli arresti domiciliari. L’uomo non avrebbe accettato la separazione dalla donna, che è stata costretta a subire una serie di atti, tra cui minacce e azioni ossessive. La vicenda, che si protrae da oltre un anno, è iniziata nel febbraio del 2022, quando la vittima ha deciso di presentare le prime denunce contro l’ex compagno.
La donna, difesa dall’avvocato Alfonso Loria, ha raccontato di una situazione insostenibile e angosciante, in cui si è trovata vittima di un vero e proprio calvario psicologico. Le indagini, condotte con attenzione dai carabinieri di Cropalati, hanno rivelato elementi sufficienti a ritenere l’uomo responsabile delle azioni vessatorie perpetrate nei confronti della sua ex partner. Dopo una serie di testimonianze raccolte e prove acquisite, il 46enne è stato rinviato a giudizio e la prima udienza dibattimentale è stata fissata per il 21 settembre prossimo. La situazione è precipitata quando l’ex compagno ha violato il divieto di avvicinamento imposto dalla magistratura a seguito delle denunce. Questa violazione ha portato all’emissione del provvedimento di arresto domiciliare, eseguito dai carabinieri di Cropalati al fine di tutelare l’incolumità della vittima e garantire il regolare svolgimento del processo in corso.