Reggio Calabria– “La realizzazione del Parco Naturale della Valle del Coriglianeto rappresenterà per Corigliano-Rossano e il suo comprensorio non solo uno strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale ma un’occasione di sviluppo turistico ed economico. Questa idea è stata rafforzata dalle testimonianze portate oggi in Quarta Commissione Regionale dalle tante associazioni cittadine che durante l’audizione hanno confermato l’adesione entusiastica al Progetto e la volontà di collaborare in questo percorso di costruzione”.
Questo il commento dell’On. Pasqualina Straface, Segretario della Quarta Commissione Regionale Assetto e Utilizzazione del Territorio e Protezione dell’Ambiente e prima firmataria della proposta di legge che prevede la costituzione del Parco Naturale Regionale della Valle del Coriglianeto a margine della seduta della Quarta Commissione.
“Questo progetto di legge, già approvato in prima e seconda lettura dalla Quarta Commissione, è frutto di tutta una serie di interlocuzioni sia in ambito regionale sia in ambito territoriale, grazie ai quali si è riusciti ad arrivare ad una perimetrazione definitiva del Parco e ad una sua conformazione ben definita, oltre ad aver messe nero su bianco tutte le ricadute economiche, occupazionali, turistiche. Nella giornata di oggi abbiamo inteso, grazie alla disponibilità del Presidente Raso, allargare queste interlocuzioni chiamando in audizione le associazioni che hanno espresso la volontà di essere ascoltate.
In audizione sono intervenute l’Associazione “Biblioteca Minnicelli”, l’ASD “Corigliano Bike”, l’Associazione Culturale “Il Serratore”, l’Associazione “Opera del Vocabolario Coriglianese”, l’Associazione “Proloco Corigliano Rossano”, la Cooperativa Sociale “Sinergie”, la Società italiana per la Protezione dei Beni Culturali ONLUS, l’Associazione “Le Aquile”, l’Associazione “Ribellezza Centro Storico Corigliano” che hanno sostenuto con convinzione la loro approvazione a questo progetto e ai benefici che ne deriveranno. Sono inoltre state audite due associazioni venatorie, Federazione Italiana Caccia e Ambito Territoriale di Caccia 2 ATC Cosenza, che hanno espresso alcune perplessità in merito. Pur non condividendo l’opposizione alla costituzione del Parco, ho preso come impegno quello di attivarmi per rivedere, alla luce del redigendo nuovo piano faunistico, le dimensioni delle aree dedicate alle attività venatorie”.