(CGIL Acri) ACRI – La CGIL di Acri esprime una ferma opposizione alla realizzazione del parco eolico previsto nel territorio della Sila Greca, in particolare nel comune di Acri. Sebbene la transizione verso le energie rinnovabili sia un obiettivo condiviso, riteniamo che questo progetto specifico comporti conseguenze negative significative per l’ambiente, l’economia locale e il benessere delle comunità.
La CGIL sottolinea l’importanza di considerare le ripercussioni sociali ed economiche di un progetto di tale portata. Le comunità locali devono essere parte integrante del processo decisionale, e le loro esigenze e preoccupazioni devono essere ascoltate. Progetti come questo non devono essere imposti dall’alto, ma devono tener conto delle reali necessità di chi vive e lavora in queste terre. La creazione di posti di lavoro legati all’energia rinnovabile deve avvenire in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, senza compromettere le attività economiche tradizionali e il tessuto sociale locale.
La CGIL è favorevole alla transizione energetica, ma con una visione che integri sviluppo sostenibile e rispetto per le comunità. È essenziale che le scelte in materia di energia rinnovabile siano accompagnate da un dialogo costruttivo con le popolazioni locali, per garantire che i benefici economici e sociali siano distribuiti equamente e che il nostro patrimonio naturale venga tutelato.
La CGIL invita tutte le parti coinvolte a riconsiderare il progetto del parco eolico nel territorio della Sila Greca. È tempo di adottare un approccio che metta al centro le persone e l’ambiente, per un futuro energetico che sia davvero sostenibile e rispettoso delle peculiarità del nostro territorio. (comunicato stampa)