Pd in crisi, i dimissionari chiedono risposte: lettera a Pecoraro

Il Pd di Corigliano Rossano naviga in acque agitate. Con le dimissioni di 19 membri su 32 del direttivo, il partito si trova in una situazione di stallo. Il segretario cittadino, eletto dall’organismo ormai depotenziato, resta al timone, ma senza il supporto necessario per gestire il futuro della formazione politica. In questo clima di incertezza, i dimissionari hanno deciso di inviare una nuova lettera al segretario provinciale, Vittorio Pecoraro, per sollecitare un intervento immediato. «È necessario – scrivono – che il partito torni a funzionare, affrontando con serietà questa fase critica». La richiesta di un congresso
Tra le proposte avanzate dai membri dimissionari emerge con forza l’idea di convocare un congresso cittadino. L’obiettivo è chiaro: affrontare i nodi interni, rilanciare il Pd sul territorio e dotarsi di una nuova squadra dirigente. In mancanza di una soluzione immediata, viene anche ipotizzata la nomina di un commissario, in attesa che il congresso definisca una linea chiara. «Non si può restare fermi – sottolineano – mentre si avvicinano sfide elettorali fondamentali, come le prossime regionali. Il partito ha bisogno di compattezza e chiarezza per presentarsi ai cittadini». I rischi dello stallo La situazione attuale non solo alimenta il malcontento interno, ma rischia di minare la credibilità del Pd locale. I dimissionari denunciano il pericolo di un partito sempre più frammentato e debole, incapace di fronteggiare gli avversari politici, che descrivono come «gli esponenti populisti della destra al governo». «Non è solo una questione di leadership – precisano nella lettera –, ma di riaprire il dialogo e restituire al Pd un’identità chiara e un ruolo politico forte». Le prossime mosse Il segretario provinciale Pecoraro è chiamato a intervenire per evitare che il partito affondi definitivamente. «Servono decisioni rapide e coraggiose – concludono i dimissionari –, altrimenti sarà impossibile risalire la china».

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