Non riesco a capire come si possano verificare a livello istituzionale queste situazioni. Sono passate, infatti, ormai due settimane (era sabato 25 maggio 2020) da quando avevo chiamato in causa (insieme alle colleghe parlamentari crotonesi Corrado e Barbuto) lo stesso assessore Orsomarso (la pratica è sempre stata di competenza del relativo dipartimento “Sviluppo Economico ed Attività Produttive”) ma anche al suo collega responsabile di Agricoltura e Welfare, Gianluca Gallo, senza ottenere risposta. Mentre oggi apprendo di questo incontro per vie indirette senza essere coinvolte.
Al di là dell’anomalia istituzionale dico subito che non è mio interesse fare sterile polemica, soprattutto se tutto questo agire serve a risolvere l’annoso problema delle royalties ben venga anche questo modus operandi. Come Movimento 5 stelle avevamo già lavorato alla questione delle royalties e l’iter amministrativo e legislativo per addivenire a una soluzione definitiva del problema era stato chiarito nel parere ribadito a luglio 2019 dal Ministero dello Sviluppo Economico, allora guidato da Luigi Di Maio, che aveva specificato come si trattasse di un ristoro ai pescatori e non un aiuto di stato. Il problema, come ribadito nella passata interlocuzione, è che la Regione Calabria deve rivedere l’Accordo Quadro vigente (del febbraio 2017) con l’integrazione di uno specifico articolo di norma che definisca in modo strutturale e stabile l’entità del contributo annuo spettante ai pescatori del crotonese. La crisi del settore della pesca è stata inevitabilmente accelerata dall’arrivo del Coronavirus e, oltre al “Cura Italia”, al “Liquidità” e al “Rilancio”, lo sblocco delle royalties sarebbe una importante boccata d’ossigeno per le casse dei pescatori che le aspettano da tanti, troppi anni e con la presente colgo l’occasione per reiterare ancora una volta la richiesta di un incontro ufficiale, anche in videoconferenza, visto che la questione royalties non è più procrastinabile.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato)