Corigliano Rossano – Dopo il corpo senza vita rinvenuto al porto di Corigliano attribuito a Pietro Longobucco (in attesa dell’esito ufficiale del DNA), le investigazioni continuano a tutto campo ma senza risultati effettivi, almeno per il momento o almeno da quanto emerge. L’attenzione si sposta sul movente, sulle dinamiche, sulla ricostruzione dell’evento delittuoso. L’epilogo della morte presenta evidenti caratteristiche tipiche mafiose, seppure qualche traccia di dilettantismo sia stata lasciata. Come ad esempio il rinvenimento della pistola e della tipologia di arma. Non è da professionisti del crimine commettere certi “errori”, lo dice la storia. L’intelligence, tuttavia, sembra avere le idee piuttosto chiare. Da quanto risulta, contrariamente ad altri episodi omicidiari, non sarebbe stato effettuato l’esame Stub ( raccoglie le tracce di esplosivo presenti sulle mani di chi ha usato da poco tempo un’arma da fuoco) su nessun sospettato. Ciò potrebbe costituire un primo orientamento di non poco conto. Intanto Antonio Sanfilippo risulta ancora irreperibile.