Plataci. Ha riscosso grande successo, anche quest’anno, “Spingulabutti”, la sagra del vino d’annata svoltasi nel pomeriggio dell’8 dicembre (festa dell’Immacolata) in piazza del Popolo e organizzata dai dinamici giovani dell’A.G.P. (associazione giovani platacesi) con il patrocinio del Comune di Plataci ed il sostegno degli sponsor. Una vera e propria festa popolare, piena di gioia, di suoni e di balli, che anche quest’anno la popolazione locale ha condiviso con tantissimi ospiti che dai paesi vicini hanno raggiunto il piccolo centro arbëreshe per trascorrere una serata di festa e di sana allegria. “Desideriamo ringraziare di vero cuore – ha dichiarato la portavoce dell’A.G.P. Katia Brunetti ringraziando tutti quelli che hanno allestito gli stand gastronomici e gli artigiani che hanno esposto i propri manufatti – tutti gli amici dei paesi vicini che sono saliti a Plataci contribuendo a creare quell’atmosfera di festa, di gioia e di condivisione che si vive nelle festività natalizie”. L’autunno, come è ormai risaputo, è una stagione magica, con la natura ricca di colori pastello e le piccole comunità ricche di tradizioni affascinanti tra cui, appunto, la festa popolare del vino novello che a Plataci coincide con il giorno in cui si spillano per la prima volta le generose botti ricolme di vino di produzione locale e, nel corso della serata, si assegna un simbolico riconoscimento al produttore del miglior vino locale che quest’anno la Giuria ha assegnato a Pietro Brunetti di Plataci. L’ingrediente principe per garantire il successo è stato ancora una volta il vino novello di ottima qualità che viene ancora prodotto, non senza sacrifici e fatiche, nelle campagne del comune di Plataci che, come è noto, partono dalla mitica Montagnola e dai contrafforti del Pollino e degradano attraverso le colline di Villapiana. La serata, secondo quanto ha riferito Katia Brunetti, è stata allietata dalla musica della Maxi-Band, che dopo 10 anni è tornata a scaldare i cuori di Plataci attraverso la voce di Pietro Zotto e la musica delle fisarmoniche di Piero Mortati e Mercurio Brunetti.
Pino La Rocca