CARIATI. Il salmone sta alle alici, pesce azzurro che nuota nei nostri mari, come la bistecca Tomahawk da carne di bovini allevati nelle praterie australiane, sta alla podolica calabrese, una delle razze più antiche d’Europa e anche più pregiate perché da secoli e secoli figlia legittima di questa terra. Grande assente, anzi latitante a tutti gli effetti dai menu calabresi (esattamente come il pesce azzurro), l’autentica carne podolica, ultima generazione del Bos Primigenius del Paleolitico nella Grotta del Romito a Papasidero, sarà la protagonista assoluta ed orgogliosa della Festa Ancestrale del Ritorno: una due giorni identitaria promossa dalla Cantina nella cittadella fortificata bizantina sullo jonio. Per la nuova catarsi contro l’oicofobia l’appuntamento è domani venerdì 22 e sabato 23 settembre.
E così, grazie all’esperienza imprenditoriale e dissacrante di Giovanni Filareti, nel cuore del Centro Storico di Cariati sarà ancora estate, anche nel giorno in cui cade l’equinozio d’autunno.
Territoriale e identitaria. Si confermano essere, queste, le coordinate che ispirano questo nuovo raduno per quanti fuggono dal cibo spazzatura e dai menù del copia-e-incolla. Anche il contorno è a Km0. Prima sulla brace e poi nei piatti, saranno serviti infatti, insieme alle carni locali messe a disposizione da A Chianca Grill, macelleria cittadina partner dell’evento, anche peperoni, Cipolla rossa di Tropea e Patate delle Sila. Il tutto accompagnato dalla birra artigianale Magna Graecia. – Venerdì 22 andrà in scena, inoltre, il tributo a Rino Gaetano e Pino Daniele suonato da Corrado Fonsi; sabato 23, invece, a grande richiesta tornano Emilio Spataro con il trio band Se balla a tarantella.
Comunicato stampa