Scoppia la polemica a Corigliano-Rossano a seguito della rivelazione di un costoso affare legato al tanto discusso Statuto comunale. «Quello che sembrava un atto di filantropia da parte di chi lo aveva presentato come un benefattore si è trasformato in uno scandalo finanziario, con un costo per la comunità di ben 175.509,00 euro, da pagare in 24 rate, tuano una parte delle forze che siede tra i banchi dell’opposizione. L’attuale Esecutivo civico, si afferma in una nota, ha formalizzato questa spesa attraverso la determina dirigenziale n. 226 del 14 settembre 2023, sottoscritta dal superdirigente dell’amministrazione, Giovanni Soda, e con l’approvazione del potente vicesindaco, Maria Salimbeni. L’affidamento diretto di questo incarico è stato assegnato alla LPA (Legal ad Public Affairs) di Roma, per una serie di attività di consulenza tecnico-giuridica che vanno dalla riconversione e ridestinazione della Centrale Enel al progetto di unificazione del lungomare, dall’attivazione della ZES alla destinazione e all’armonizzazione del Consorzio ex ASI, dalle concessioni demaniali al piano spiaggia.
La società ha tra i suoi membri l’Avv. Sandro Amorosino, colui che ha redatto il nuovo Statuto di Corigliano-Rossano. Amorosino è stato coinvolto in passato in questioni controversie, tra cui la vicenda della nuova statale 106 Sibari-Coserie e la trattativa fallimentare con Enel per la riconversione del polo industriale di Sant’Irene». La polemica ha sollevato interrogativi sulla condotta del Sindaco Stasi, considerando che sia lui che il Prof. Amorosino, per motivi di opportunità ed etica, «avrebbero dovuto astenersi da questa collaborazione, che ora rischia di oltrepassare i limiti dell’illecito, non solo amministrativo e contabile, ma anche giuridico. La vicenda sarà segnalata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti come atto necessario». Le forze di opposizione, rappresentate dai Consiglieri Comunali di Azione (Vincenzo Scarcello, Gennaro Scorza, Mattia Salimbeni, Francesco Madeo, Rocco Gammetta, Antonio Cassano) e del gruppo “Il coraggio di cambiare” (Adele Olivo) hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a questa vicenda. È sorprendente notare come il Sindaco Stasi, «noto per le sue critiche infondate e ingiustificate alle amministrazioni del passato, abbia adottato una posizione così inaspettata davanti ai poteri forti. Ancora più sorprendente è il silenzio dei consiglieri di maggioranza, di solito pronti a commentare ogni dettaglio sugli atti amministrativi. Tuttavia, stavolta sembrano restare in silenzio dinanzi a questo imbarazzante provvedimento dirigenziale».