Secondo la tesi della parte civile sostenuta dagli Avv.ti Raffaele Meles e Provino Meles, al loro assistito, nell’agosto 2012 veniva impedito l’accesso alla sala mortuaria da parte degli imputati, negandogli così la possibilità di eseguire le operazioni di trasporto di una salma; ne è nata una discussione all’interno della quale R.A.C. e M.R. impedivano materialmente l’accesso del C.G. alla sala mortuaria anche con frasi minacciose, incitati nell’assurdo comportamento dal S.V., rendendosi così autori del reato contestato.
Durante il processo, gli Avv.ti Raffaele e Provino Meles hanno dato ampia prova della veridicità delle affermazioni del loro assistito, portando numerosi riscontri e determinando il convincimento del Tribunale.
(comunicato stampa)