Si punta sul riconoscimento di Zona Economica Speciale (ZES). Si tratta di aree che hanno l’obiettivo di attrarre investimenti esteri o extra-regionali, attraverso incentivi, agevolazioni fiscali e deroghe a normative vigenti. Insomma, un’area economicamente privilegiata che trova nel rilancio del Porto di Corigliano, tra i più grandi e meno sfruttati del bacino del Mediterraneo, una base logistica per le grandi aziende che operano nell’intero comparto dell’economia mondiale. Tutto questo in chiave di fusione di comuni di Corigliano e di Rossano può trovare attuazione. La proposta arriva dal segretario del Coordinamento territoriale del Movimento Nazionale per la Sovranità “Rossano Città dello Jonio”, Rodolfo Alfieri: «L’idea – spiega – è quella di rendere realmente operativo il Piano per il Sud varato dal Governo, che finalmente si è accorto delle drammaticità in cui vive il Mezzogiorno, per rilanciare le sorti occupazionali ed economiche del meridione, così da renderle realmente competitive negli obiettivi di convergenza invocati dall’Unione europea. Come? Attraverso l’introduzione di un pacchetto di benefici, peraltro già sperimentati nell’area urbana Corigliano-Rossano con la zona franca, mirati ad attrarre – proprio grazie allo sviluppo delle enormi potenzialità non sfruttate offerte dal Porto di Corigliano: unico grande scalo navale commerciale del Sud Europa, insieme a quello di Atene, ad avere accesso diretto al Canale di Suez e quindi all’Economica dei paesi asiatici – gli interessi delle grandi hoolding industriali garantendo, così, un tasso non indifferente di sviluppo e di occupazione in quelle zone a bassa intensità economica. Due le circostanze – illustra ancora Alfieri – apparentemente favorevoli, che potrebbero spalancare la porta a questo progetto. Dalla nostra – precisa il Segretario del MNS – abbiamo, oltre alla realtà portuale di Corigliano, anche le aree industriali di Corigliano-Rossano con grandi potenzialità e con un processo di riutilizzo e riconversione, già avviato, della Centrale Enel di Rossano. Ma dobbiamo essere solerti – avverte Alfieri – perché il Governo è orientato ad emanare il decreto delle ZES, destinato a Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia, prima della pausa estiva. Nel rispetto delle reciproche competenze la normativa prevista dal decreto provvederà a demandare alle Regioni il compito sia di definire il perimetro di operatività delle zone interessate al programma di sviluppo, sia di governare i rapporti con i detentori delle aree coinvolte. Nel caso specifico della Calabria, la Regione nel giugno del 2013 ha già presentato un disegno di legge per l’istituzione di una Zes nel distretto logistico-industriale della Piana di Gioia Tauro. Oggi, però, le priorità per la costituenda zona economia speciale a Gioia Tauro fanno il paio con quelle che si evidenziano nel territorio della Sibaritide-Pollino, con al centro la dimensione dell’area portuale e con la specificità che in quest’ultima aerea si e’ avviato un processo di fusione. Tutti insieme, allora, istituzioni, forze sociali ed imprenditoriali, dobbiamo reclamare a gran voce di avere anche noi della Sibaritide-Pollino tale opportunità».Da qui l’appello al Presidente Oliverio affinché sostenga l’importante progetto di rilancio territoriale.